E’ arrivato per fare il centrale ed è finita che ha fatto davvero di tutto: Henrique Buss, il trasformista di Rafa. Henrique che a gennaio è stato acquistato per rinforzare il parco dei marcatori e che, tutto sommato, finora ha giocato soprattutto in altre posizioni. Tipo a destra, al posto di Maggio, con il Porto. Buona prestazione, pessimo risultato finale: «E’ brutto uscire così, avremmo meritato la qualificazione. Ora, però, bisogna necessariamente guardare avanti, al campionato: vogliamo il secondo posto».
GRANDE CHAMPIONS – Idee chiare e totale sintonia con l’ambiente conosciuto e apprezzato da poco, pochissimo tempo. I microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli sono tutti per lui e il brasiliano non si lascia sfuggire l’occasione: «Vogliamo il secondo posto». Ancora, lo ripete. E sembra Benitez: segno che il brasiliano con un passato recente al Palmeiras, da capitano, s’è subito calato nella nuova realtà. E tra una settimana, o giù di lì, c’è Napoli-Juve: meglio non pensarci e tuffarsi di testa nella sfida di domani con la Fiorentina. Non c’è tempo per rimuginare e men che meno per riposarsi. «Siamo tristi, dispiaciuti per l’eliminazione e per come sono arrivati i gol. Abbiamo avuto l’occasione di andare avanti in Europa, di continuare anche il cammino internazionale, però ora basta: il campionato è dietro l’angolo». E l’obiettivo è chiaro: «Sicuramente adesso vogliamo centrare il secondo posto e giocare la Champions anche nella prossima stagione: è troppo importante per noi».
IL TUTTOFARE – A proposito di giocare: difensore centrale nel doppio confronto con lo Swansea, mediano con la Roma (in campionato) e all’andata con il Porto, terzino destro nel finale della passerella di Torino con il Toro e dall’inizio dell’amara seconda con i portoghesi. Da perderci la testa: «Sono felice della fiducia che Benitez mi sta concedendo, a prescindere dal ruolo: personalmente nasco difensore centrale, però in Brasile ho giocato spesso a centrocampo e posso tranquillamente fare anche il terzino». Un autentico jolly. «Finché posso aiutare il Napoli, occupo qualsiasi posizione. Non c’è problema. Tra l’altro, il tecnico pensa sempre al bene della squadra, e per quanto mi riguarda mi sta mettendo sempre nella condizione di esprimermi al meglio». Come a dire: faccio tutto per la maglia azzurra. L’importante è esserci.
SOGNO MONDIALE – Ventotto anni, una parentesi nel Barcellona (senza giocare), le esperienze al Bayer Leverkusen e al Racing Santander, il ritorno in Brasile, al Palmeiras, e infine la Serie A: cosa manca? «Il mio sogno è tornare in nazionale. E dunque giocare il Mondiale». A casa, tra l’altro. «Mi preparerò per questo, per tagliare il traguardo». Dopo un paio di convocazioni nella Seleçao e tanti bei ricordi. «Giocare nel Napoli mi può aiutare a centrare l’obiettivo: darò il massimo anche per questo motivo fino alla fine del campionato». E poi? «Vorrei restare in questa città il più a lungo possibile: è bellissima, io e la mia famiglia viviamo molto bene. Spero di aiutare la squadra a vincere qualcosa».
CHIODO FISSO – Ottima idea: al di là del secondo posto, la prima chance utile è la Coppa Italia. «Sappiamo che la finale con la Fiorentina sarà davvero difficile, ma per noi questa coppa è molto importante». L’antipasto del gran galà di Roma con i viola andrà in scena già domani al San Paolo: «Sarà una sfida molto, molto delicata: vogliamo vincere e giocare una grande partita davanti al nostro pubblico per puntare al secondo posto». Un chiodo fisso. Per fortuna di Rafa.
Fonte: Corriere dello Sport
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