GHOULAM. Solo tre anni e mezzo di Saint-Etienne per Faouzi e poi il Napoli. Il nazionale algerino s’era messo in bella mostra sulla fascia di sua competenza, la sinistra. Laddove il Napoli doveva fare i conti con la “vacatio” del ruolo, avendo adattato il destro Revelleire e dato in prestito Armero al West Ham. Ecco dunque il giovanotto di buona gamba e belle speranze, ma soprattutto con la voglia di spaccare il mondo. Chiamato all’esordio solo due giorni dopo il suo arrivo, contro l’Atalanta, subentrando proprio a Reveillere. Nel resto della stagione Ghoulam s’è fatto apprezzare in più occasioni, riuscendo a destreggiarsi al meglio in corsia, a duettare con l’Insigne o Mertens di turno ed a proporsi con abilità al cross. Peccato che il già indigesto San Mamés, lo sia stato ancor più per lui. Vittima a Bilbao (27 agosto) di una frattura all’ulna del braccio sinistro. Per poi riapparire solo il 24 settembre in Napoli-Palermo e poi in Euroleague a Bratislava. Ora è con la nazionale algerina, per le qualificazioni della Coppa d’Africa del prossimo gennaio. Chissà perciò se avrà modo di rimettersi in carreggiata e riottenere la titolarità del ruolo. Se lo augurerebbero un po’ tutti, a partire da Rafa.
HENRIQUE. Una manciata di minuti al Mondiale, contro la Colombia, prima della disfatta dei verdeoro. Adriano Buss è tornato a capo chino, ma s’è subito rimboccato le maniche. Anche se gli effetti della cocente delusione restano ancora, e la condizione del biondo jolly difensivo non riesce ad approdare a livelli apprezzabili. Sì, perché per Henrique è soprattutto una questione di forma, per aver saltato tutta la preparazione estiva. Lo si è visto in campo solo con Palermo e Sparta Praga e l’ex Palmeiras è stato la fotocopia sbiadita di quello della scorsa stagione. Quando riusciva ad assicurare un contributo altissimo sia al centro della difesa, che sulla fascia, e persino in mediana (19 presenze). Urge perciò recuperarlo appieno.
