Dalla sorpresa di apprendere dalla tv di essere stato inserito nella lista per il Mondiale, all’intervista rilasciata a Globesport. La felicità di Henrique si può toccare con mano: «Ammetto di essere stato in ansia la settimana scorsa. Mi sarei aspettato la convocazione perché avevo già fatto parte del gruppo. Ma non ho dormito la notte in attesa delle scelte di Scolari. Poi ho provato un’immensa gioia. Un bel riconoscimento per le mie prestazioni». Il difensore brasiliano, così eclettico da ricoprire più ruoli, è stato premiato anche per il rapido inserimento nel calcio europeo. Ha spiegato: «Ero abituato al calcio brasiliano ed avevo qualche preoccupazione ma a Napoli è andato tutto bene». Dieci presenze in campionato di cui nove consecutive, le ultime. Un gol fuori casa, al Catania. Altre quattro gare intere in Europa League. Due di Coppa Italia, con una buona prestazione nella finale con la Fiorentina. Henrique è andato al di là di ogni previsione. Al Palmeiras era considerato l’idolo dei tifosi. E scesero persino in piazza quando seppero della sua cessione. Ma il difensore sudamericano è rimasto incantato dal calore di Napoli. «La tifoseria azzurra è molto calda e passionale. Io mi sentivo pronto per una piazza così ma non avrei mai immaginato di fare fatica a girare in città. La gente qui è fantastica. A me è parso strano solo vedere tanto traffico in città, mai visto nulla di simile in vita mia. Ma in compenso si possono fare molte risate quando sei per strada. Napoli è la città ideale per vivere, Benitez mi ha aiutato molto e, quando sono arrivato, si è seduto vicino a me in occasione di una cena chiedendomi di giocare come stavo facendo in Brasile. Il tecnico mi chiese la disponibilità a giocare subito dall’inizio. Rafa e Scolari sono simili nella gestione del gruppo». Henrique si è rivelato anche un ottimo compagno di spogliatoio. Ha legato in particolare con Higuain:« Dopo la convocazione mi ha detto di andare piano al Mondiale perché vuole vincerlo lui con l’Argentina, ma ho risposto che la Coppa del Mondo sarà nostra. Gonzalo ama i brasiliani, nelle ultime settimane è stato accusato di razzismo contro un calciatore verdeoro ma posso dire il contrario. Higuain è un grande uomo e un grande professionista».
Fonte Corriere dello sport
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