Andujar 5: Non dà sicurezza alla retroguardia. Pasticcia con Mesto in occasione del gol del vantaggio avversario. Poco incisivo nelle uscite, non ha colpe sulla rete del 2-0, ma rischia di farla grossa nei minuti finali quando compie un liscio clamoroso in uscita sulla trequarti.
Mesto 4.5: Un inizio da brividi compromette tutta la prova del terzino azzurro. Ostacola Andujar favorendo Toni lasciato libero di segnare e portare in vantaggio la sua squadra. Non accorcia su Hallfredsson sulla destra quando l’islandese serve Toni che fa 2-0. (Higuaìn 6: Cerca di fare il possibile, ma la partita è ormai compromessa quando mette piede in campo).
Albiol 5: Appare nervoso sin dall’inizio, forse perchè consapevole del suo errore su Juanito Gomez lasciato libero di incunearsi in area in occasione del vantaggio gialloblu. Sbaglia il tempo di scivolata in chiusura su Hallfredsson che lancia se stesso sulla corsia mancina, servendo poi Toni per il raddoppio.
Britos 5: Toni fa il bello ed il cattivo tempo, l’uruguaiano resta a guardare quasi impotente. L’attaccante classe ’77 gli sfugge via e va a segnare con una finta che lo disorienta completamente.
Ghoulam 5: Poco incisivo, si vede poco e non copre a dovere in fase passiva. Jankovic è una spina nel fianco dalle sue parti, affonda poco e la sua prestazione negativa incide anche sulla prova di Mertens. Si becca anche l’ammonizione che gli farà saltare la prossima gara.
David Lopez 4: Il fatto che riesca a recuperare una buona quantità di palloni non salva una prova disastrosa da parte sua. Sbaglia tantissimi appoggi, suggerimenti. Sembra stanco, spossato, affaticato, poco lucido.
Inler 5.5: E’ forse il giocatore che si distingue maggiormente tra i titolare in quella che forse è la peggiore prestazione corale della stagione. Cerca di dar ordine al centrocampo, in effetti con non tantissimo successo. Anche se la colpa non è solo sua. L’unico a provare almeno la conclusione dalla distanza.
De Guzman 4: Corre (e mica poi tanto) e basta. Si vede pochissimo, non incide minimamente in attacco, anzi. Finisce col perdere tanti palloni negli ultimi venti metri che potevano essere sfruttati decisamente meglio. (Callejòn 6: Inserito in campo come terzino, cerca di trovare i tempi giusti per spingersi in attacco e provare ad inventare).
Hamsik 4.5: Evanescente, mai nel vivo dell’azione. Lui che dovrebbe essere il faro della manovra. Tende a nascondersi, anzichè uscire fuori e caricarsi la squadra sulle spalle nel momento del bisogno. (Gabbiadini 6: L’unico che ci prova sul serio. E’ lui a creare l’occasione più ghiotta, forse l’unica degna di nota, con il palo colpito da circa 30 metri).
Mertens 5: Si vede effettivamente poco. Poche iniziative personali, pochi spunti. Non salta quasi mai l’uomo. Va vicino alla rete con un colpo di testa che dà solo l’illusione del gol.
Zapata 5.5: Pochi palloni giocabili, quelli che riceve cerca di sfruttarli al meglio. Va vicino al gol in area di rigore, quando si gira bene ma trova Rodriguez che neutralizza la sua conclusione.
Hellas Verona (4-3-3): Benussi 7, Sala 6, Rodriguez 6.5, Moras 6.5, Pisano 6; Obbadi 6 (Lazaros s.v.), Tachtsidis 6.5, Hallfredsson 6.5; Jankovic 6.5 (Greco 6), Toni 8, J. Gomez 6.5 (Martic s.v.).
Servizio a cura di Stefano D’Angelo
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