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Handanovic è diventato forte grazie ai consigli di De Sanctis

Il portiere dell'Inter è un ottimo para rigori e sta dimostrando che è il migliore nel suo ruolo

Amici contro. Forse per l’ultima volta in Italia. Perché se De Sanctis resterà a Napoli, Samir Handanovic rischia di cambiare nazione e campionato dopo una sola stagione alla corte dell’Inter. Il Barcellona tenta lui e il club di Moratti. Come andrà a finire per lo sloveno con radici bosniache lo vedremo nei prossimi mesi. Il presente è la sfida di domenica al San Paolo e l’incrocio con l’amico conosciuto ai tempi dell’Udinese, un legame forte che è rimasto nel tempo. Handanovic arrivò in Friuli da sconosciuto, pagato appena 70.000 euro: aveva molto da imparare e tutto da dimostrare. Adesso è uno dei portieri più corteggiati d’Europa, quotato oltre 30 milioni, ma allora…

CHE AMICIZIA – Giornate di allenamenti insieme hanno cementato il rapporto tra Morgan e Samir. I contatti sono proseguiti con il passare dei mesi, sono resistiti al trascorrere degli anni e alla lontananza. Quell’Udinese che era stata un punto di riferimento per la carriera di De Sactis, è stata il faro anche di Handanovic che, con le sue parate, è stato capace di far dimenticare ai tifosi bianconeri il collega. Con l’Udinese il titolare della nazionale slovena ha totalizzato 182 presenze in Serie A e se n’è andato permettendo al presidente Pozzo di incassare 11 milioni più la metà del cartellino di Faraoni. Una chiamata tra De Sanctis e Handanovic non manca mai per le ricorrenze speciali: il primo non ha fatto mancare i consigli quando Samir passava dall’Udinese al Treviso e poi alla Lazio e al Rimini. Erano i giorni in cui l’attuale numero uno dell’Inter non era ancora l’infallibile pararigori che tutti conoscono (attualmente in A ne ha neutralizzati 14 sui 44 che gli hanno calciati; 25 i gol subiti dagli undici metri, 2 i legni colpiti, 3 le conclusioni finite fuori; 6 li ha intercettati nel 2010-11 dicendo di no a Eto’o, Barreto, Di Michele, Hamsik, Cavani e Zarate), un periodo in cui forse avrà rimpianto (almeno per qualche attimo) le mancate carriere da giocatore di basket o di volley. Raccontano che De Sanctis gli abbia dato le dritte giuste. «Sei bravo e farai strada. Non mollare» gli avrebbe ripetuto più volte. Il portierone del Napoli non si sbagliava e nel corso degli anni Samir ha confermato la sua bravura. Domenica saranno di fronte, uno con la maglia azzurra e una con quella nerazzurra. Dopo il novantesimo se le scambieranno anche: prima però saranno… rivali perché due così proprio non possono essere nemici.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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