Al capocannoniere azzurro Marek Hamsik, che ha segnato più reti di tutti negli ultimi tre anni con la maglia della squadra del cuore, non era mai capitato di restare a bocca asciutta: nelle sue precedenti tre stagioni è sempre riuscito a spedire il pallone nelle porte dei team avversari. Stavolta è andata diversamente, sia nelle due sfide contro gli svedesi dell’Elfsborg per l’ammissione ai gironi dell’Europa League, sia nella prima di campionato giocata al “Franchi” contro Gilardino e compagni. Marek non ne ha fatto un problema, anche il Mondiale in Sudafrica non si è rivelato la passerella che lui di aspettava di calcare da protagonista. Eppure, si era preparato alla grande con la sua Slovacchia. In cuor suo sa che ha dovuto pagare un pedaggio salato al cambio di ruolo occupato nella sua nazionale, rispetto alla posizione che riveste nel Napoli, scoperta da Reja e riconfermata da Mazzarri. “E’ il miglior centrocampista europeo”, hanno sempre sottolineato l’ex trainer azzurro ora alla Lazio e l’attuale timoniere del Napoli: nessun calciatore del settore centrale di qualsiasi squadra, attualmente in servizio, ha mai segnato tanto, va ricordato. Marek Hamsik è in realtà un indiscusso bomber che anche nella stagione in archivio si è riconfermato per la terza volta capocannoniere del team di Castelvolturno con dodici reti. “Gioco dove vuole Mazzarri, più avanti o anche a centrocampo”, lo slovacco si è sempre allineato disciplinatamente alle disposizioni del trainer che non ha mai avuto alcun dubbio, su dove schierarlo e che ripete spesso: “Ragazzi, ma dove lo trovi uno come questo qui che ha un senso della posizione straordinario, sempre al posto giusto nel momento giusto”. C’è da dire che qualche problemino lì davanti c’è stato, ma dopo l’addio di Quagliarella, la zona della trequarti si è sfollata e si creeranno di nuovo gli spazi nei quali lo slovacco con la testa da pellerossa Uroni si infilerà per andare a rete alla vecchia maniera, già contro il Bari. Tra l’altro dopo la vittoria di martedì sera della Slovacchia a Mosca contro la Russia per l’Europeo 2012, Marek è di ritorno con il morale alle stelle. Adesso vuole due cose, il primo gol della nuova stagione e porre la firma sotto al nuovo contratto, fino al 2015.
LA REDAZIONE
Fonte: Leggo
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