Il Napoli fa ancora bottino pieno con il Parma ma soffrendo molto di più rispetto alla partita di andata. Il guizzo decisivo è ancora una volta di Cavani ma l’imprevedibilità del calcio e l’intuizione di Insigne hanno messo pesantemente lo zampino nel gol del definitivo 2-1. Mancano pochi minuti al 90′. Hamsik sulla trequarti cerca collaborazione e la trova in Insigne, messo sull’out sinistro da Mazzarri nell’ultimo quarto di gara. Il passaggio di ritorno è fuori misura. Il Parma riparte con Valdes che salta Dzemaili. Il senso di colpa costringe Insigne a inseguire tenacemente il regista parmense che deve allargarsi a sinistra. Una rincorsa che facilita la diagonale di Zuniga, spostato a destra al posto di Mesto dopo il gol subito. Disimpegno con Campagnaro e scarico proprio su Insigne che nel frattempo si era riproposto nel cerchio del centrocampo.
Con Valdes stanco e fuori posizione Lorenzinho può accelerare centralmente in una posizione in teoria non assegnata. Senza dare il tempo a Marchionni di affrontarlo direziona un preciso passaggio filtrante sulla corsa potente, elegante, inspirata di Cavani che taglia il vento e la traiettoria di Mirante spostando prima la palla con l’interno destro di giustezza e chiudendo poi in porta col piatto sinistro, lo stesso piede che lo aveva tradito pochi minuti prima sulla rifinitura di Dzemaili, finalmente ispirato e deciso.
Il gol apre nuovi orizzonti al campionato del Napoli e rivaluta l’uruguagio che aveva dilapidato alcune chiare occasione da gol fino a quel momento. In particolare buttando di testa a lato un cross pennellato di Hamsik sul secondo palo sul finire del primo tempo.
Lo slovacco merita un capitolo a parte, essendo stato l’uomo chiave della partita. Come spesso accade lui sa andarsi a trovare la posizione in funzione della disposizione difensiva dell’avversario. Nell’occasione Hamsik va a cercarsi lo spazio dietro Marchionni e Valdes, gli elementi più tecnici del centrocampo, confidando sulla loro relativa attenzione nella fase difensiva. Così è stato in occasione del gol dell’1-0. Mentre Dzemaili avanza a centrocampo palla al piede, Hamsik si defila all’esterno di Marchionni dettando al compagno il passaggio tra le linee. Sull’arrivo di Rosi Hamsik di prima scarica su Zuniga, largo a sinistra per poi dettargli nuovamente il passaggio sull’interno del campo. Subito raddoppiato da Valdes il 17 azzurro si gira e scarica all’indietro su Inler dando respiro al possesso palla. La palla torna nuovamente a Dzemaili in una situazione simile alla precedente, solo una decina di metri più avanti. Hamsik finta l’allargamento invitando sia Marchionni sia Rosi a spostarsi a destra quel tanto che basta per aprire il corridoio interno. Repentino il contromovimento di Hamsik che taglia nello spazi creatosi. Dzemaili vede tutto e lo serve sulla profondità. La palla è forte e tesa per evitare il ritorno degli avversari ma lo slovacco la doma lo stesso andando ad arpionarla di sinistro in scivolata. Una soluzione geniale.
Gol capolavoro che non risolve la partita ma la mette sui binari giusti. Il merito del Parma è di non arrendersi ai colpi pesanti dei fuoriclasse azzurri ma di continuare a fare la propria partita. Così il 4-3-3 dei padroni di casa minuto dopo minuto torna in partita costruendosi le sue palle gol nella parte centrale del primo tempo mettendo alle corde la difesa del Napoli, guidata nuovamente da capitan Cannavaro, in evidente fase di rodaggio. Nella ripresa si accentuano le difficoltà degli uomini di Mazzarri che giocano sotto ritmo e soffrono l’aggressività degli attaccanti e dei centrocampisti di Donadoni. Al 10′ Parolo sradica letteralmente la palla dai piedi di uno spento Inler facendo ripartire i suoi. Un chiaro campanello d’allarme. È sempre l’ex cesenate, poco dopo, a trovare per due volte di fila le gambe di Campagnaro sulle sue conclusioni ravvicinate. I partenopei, pur abbassando il baricentro, non trovano le contromisure per opporsi adeguatamente. Allora Mazzarri decide di togliere Inler e Pandev dando spazio a Donadel e Insigne. I benefici sembrano essere immediati. Alcune combinazioni felici fanno pensare che il peggio sia passato. Ma Donadoni aumenta il peso specifico dell’attacco inserendo anche Amauri e al 29′ il Parma passa sull’ennesima iniziativa di Parolo che salta troppo facilmente i “rincalzi” Mesto e Donadel. Il resto lo fanno Amauri e Sansone, con la complicità involontaria di Cannavaro. Il pareggio però durerà poco, grazie alla prodezza di Cavani che rende ancora più anti-Juve la corsa pazza del Napoli.
Il sito di Bacconi è www.adrianobacconi.it
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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