Ha descritto la strana notte dell’Olimpico con la limpidezza che l’ha sempre contraddistinto. Marek Hamsik l’ha fatto sul suo sito internet. Poche righe per spiegare quanto accaduto prima, durante e dopo la gara con la Fiorentina. Una gara vissuta da capitano della squadra e quindi da vero protagonista. Comincia dal prepartita: «Avevamo saputo che fuori dello stadio Olimpico c’era stata una sparatoria, con tre sostenitori del Napoli coinvolti e così non c’era certezza che si sarebbe giocato». Poi qualcuno gli ha chiesto di andare a rassicurare i tifosi che erano intenzionati a lasciare lo stadio e particolarmente preoccupati delle condizioni dei compagni colpiti da un proiettili. E lui, insieme con il dirigente Alessandro Formisano ed il ds Riccardo Bigon, si è prestato per andare a parlare con gli esponenti della curva, in particolare con chi si era appostato sull’inferriata per fungere da portavoce (Gennaro De Tommaso). «Vista la situazione, i tifosi volevano lasciare lo stadio, ma alla fine sono rimasti facendo poco tifo. Ci è mancata l’atmosfera fantastica che solo i nostri tifosi sanno creare, ma li abbiamo compresi. Volevano essere solidali con i tifosi feriti, come del resto anche noi».
Ma non c’è stata alcuna trattativa sullo svolgimento della partita, come peraltro confermato dai funzionari di Polizia. Sullo svolgimento della gara, invece, lo slovacco, autore della controfuga che ha prodotto il primo gol di Insigne, ha sottolineato: «Un grande successo aver vinto la coppa Italia battendo la Fiorentina per tre a uno. Dopo essere andati in vantaggio di due gol, loro hanno accorciato le distanze prima dell’intervallo. Sapevamo che avremmo dovuto giocare come in avvio di gara. E così abbiamo fatto».? Poi, Hamsik è stato costretto ad uscire anzitempo per una contusione, restando comunque in panchina con la borsa di ghiaccio in attesa della cerimonia finale: «E’ stata una grande vittoria per il modo in cui è stata ottenuta. Siamo stati in grado di vincere in una situazione molto difficile. Tutti noi abbiamo risentito dei fatti successi prima del match con i nostri tifosi. La partita si è rivelata difficile ma alla fine ce l’abbiamo fatta». Ma la soddisfazione più grande è stata quella di ottenerla con la fascia di capitano al braccio, avendo appena festeggiato le trecento presenze in maglia azzurra: «Mi rendo conto di aver vinto la coppa Italia da capitano del Napoli e ne sono orgoglioso. La dedica va ai sostenitori del Napoli e ai membri della mia famiglia», ha aggiunto Marek che ha mantenuto la promessa di tingersi d’azzurro la cresta in caso di successo. Ora gli restano altre tre gare per dimostrare di essere tornato quello di prima. Ma Hamsik è diventato sempre più idolo della tifoseria partenopea anche se aveva sperato alla vigilia di vivere una notte meno agitata.
Fonte: Corriere dello Sport
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