Marek Hamsik parla della sua metamorfosi: «Vero, segno di meno ma faccio più assist, sono già a quota sette. Contro le squadre che giocano come noi, con la difesa a tre mi tocca marcare uno dei centrocampisti per poi ripartire. Però, se guardo alla media degli ultimi anni non sto proprio così male: ho solo due reti in meno. E c’è ancora la Champions. Il mio sogno? Certo sarebbe bellissimo firmare a Stanford Bridge la rete della qualificazione». Lo slovacco sorride. E il buon umore non gli passa neppure pensando alla terribile trasferta in Inghilterra: «È un momento speciale ma con il Chelsea non è finita, serve una grande prestazione per poter approdare ai quarti di finale».
Il centrocampista nella mente giura di avere solo il Cagliari, l’avversario di domani: «Troveremo un osso duro. Nel campionato c’è grande equilibrio, la classifica è corta, è tutto aperto per poter centrare il terzo posto. A noi – dice ancora – sono bastate quattro partite per cambiare la storia, ora dobbiamo continuare così. Contro i sardi non sarà una partita facile, perché in Italia non esistono gare da prendere sotto gamba. Speriamo di non soffrire venerdì come è successo con il Parma».
Hamsik sa di essere alla vigilia della fase decisiva della stagione. E la gara di Londra gli crea non poche ansie: «Lo so che in città non si fa altro che parlare di Champions e che tutti aspettano il Chelsea – spiega ancora – Mercoledì abbiamo visto come il Milan ha sofferto con l’Arsenal, è arrivato quasi a un passo dall’eliminazione. Noi eravamo al compleanno di Grava ma seguivamo la partita. Noi dobbiamo giocare esattamente come non ha fatto il Milan nel primo tempo, dove ha sofferto tanto. Serve la massima concentrazione». Nella gara in Inghilterra i Blues si ritrovano senza Villas-Boas e con Di Matteo in panchina che ha esordito passando il turno in Fa Cup. «Il nuovo allenatore porta sempre una scossa e cambia atteggiamento. Questo va a nostro svantaggio, ma non deve modificare il nostro approccio. Il Chelsea dovrà attaccare, le nostre ripartenze devono essere micidiali. Cavani e Lavezzi sono dei fenomeni in tal senso. Se ci mancherà Mazzarri? E chi sente nulla quando giochiamo – dice scherzando – Al massimo sentiamo le sua urla quando sbagliamo, ma il nostro tecnico prepara benissimo le gare»
Hamsik sfila gli obiettivi nel breve termine: «La sfida con l’Udinese è fondamentale per il terzo posto. E poi c’è il Siena. Vogliamo la finale di Coppa Italia e voglio vincere il trofeo». Hamsik è uno dei gioielli del Napoli, coccolato da mezza Europa: «Il presidente De Laurentiis dovrebbe essere contento di questo. Ma io voglio far bene con questa maglia e portare Napoli in alto».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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