Reina 5,5: Qualche responsabilità sul primo gol di Paloschi indubbiamente ce l’ha: rimane inchiodato sulla linea di porta invece di uscire sul cross di Hetemaj. Meno colpe sul secondo gol dell’attaccante del Chievo, difficile opporsi con un tiro forte da quella distanza, viene sorpreso ma stavolta non può farci nulla.
Maggio 5,5: Un retropassaggio sbadato può regalare un gol a Paloschi. Si fa bruciare dalla punta veneta nell’azione del 2-2 e, soprattutto nel primo tempo, non dà segnali di solidità a destra. Prova a spingere ma il suo compito è quello di contenere nella difesa a quattro. Il nuovo look, cresta modello Hamsik, non gli porta fortuna.
Albiol 6: Il difensore spagnolo è quello che sbanda meno nel reparto, l’ex Real Madrid è quello che commette meno leggerezze. Ci mette esperienza e senso di posizione. La sua abilità è soprattutto quello di avviare il giro palla con il passaggio sempre pulito per i compagni, sia i laterali di difesa che i centrocampisti centrali.
Britos 5,5: Sul primo gol di Paloschi segue l’altro attaccante Thereau, però su quella palla bassa l’istinto di difensore dovrebbe portarlo ad intervenire per liberare l’area. Ammonito per un’entrata dura a centrocampo, diversi duelli fisici e buona presenza di testa, però contribuisce anche lui nel primo tempo alle incertezze dell’intero reparto.
Zuniga 6: In fase difensiva stavolta va un po’ in affanno e soprattutto concede troppo libertà per il cross al volo di Hetemaj. Poi si riprende e sulla sinistra costruisce una catena di grande affidabilità con Insigne, soprattutto nelle trame con la palla a terra. Giocatore fondamentale, atteso a momenti il suo rinnovo.
Behrami 5,5: Stavolta il guerriero del centrocampo è meno brillante rispetto agli standard abituali e riesce a coprire meno del solito le falle davanti alla difesa, arriva con un pizzico di ritardo nel tentativo di chiusura sul secondo gol di Paloschi. Benitez lo sostituisce a metà ripresa con Dzemaili, si vede che è leggermente in affanno.
Inler 6,5: Assimila sempre più l’idea di gioco di Benitez e cioè lo sviluppo della manovra a un tocco. Fa girare bene la squadra e cresce con il passare dei minuti. Quando può prova anche la sua arma migliore, il tiro dalla distanza. Fase di contenimento e nello stesso tempo geometrie: questo deve garantire al Napoli e questo fa.
Callejon 7: Si trova al posto giusto al momento giusto e non per caso. Significa che conosce già a memoria gli schemi offensivi di Benitez e infatti segue benissimo l’azione sul gol del 2-1 e sbuca sul secondo palo trasformando in oro la giocata perfetta di Higuain. Due gol in due partite, niente male per l’ex esterno d’attacco del Real Madrid.
Hamsik 8: Un’altra doppietta fantastica, sempre più leader del Napoli e ora anche con la cattiveria agonistica giusta. Esecuzione potente e rabbiosa quella del 3-2. Rende semplici anche le giocate che non lo sono, come quella dell’1-0: controllo e tiro nell’angolo, un gesto tecnico straordinario. La fascia di capitano lo sta esaltando ancora di più.
Insigne 7,5: nesauribile, non si spegne mai. Non segna ma fa segnare, la sua presenza è costante e determinante in tutte le azioni d’attacco. Regala l’assist a Hamsik, un altro straordinario per il 4-2 di Higuain, e va via quando vuole a Sardo puntandolo e lasciandolo sul posto. In forma strepitosa, merita un’altra convocazione con l’Italia.
Higuain 7,5: Il Pipita esce tra gli applausi, i napoletani urlano forte: Higuain, Higuain. L’amore è già scoppiato fortissimo, dimenticato in tempo record Cavani. Bellissima giocata per il 2-1 di Callejon, partecipazione attiva alla manovra, sempre la giocata giusta per la squadra. E poi la sooddisfazione del gol personale, meritatissimo.
Dzemaili 6: Dà ritmo e gambe a centrocampo. Entra con la partita che sta girando favorevolmente per il Napoli e il suo contributo si rivela importante. Esordio stagionale contro il Chievo. Interpreta bene il ruolo di centrocampista davanti alla difesa, anche se con caratteristiche diverse rispetto a Inler e Behrami.
Pandev 6: Entra al posto di Hamsik, la partita è già decisa, ma il macedone gioca come se il risultato fosse ancora 0-0 e ci mette grande intensità. Tra l’altro sfiora il gol personale. Tonico da un punto di vista atletico e pronto mentalmente a recitare un ruolo fondamentale nel nuovo Napoli.
Benitez 7: Il Napoli in fase di attacco è uno spettacolo, un vero spettacolo. Palle gol a ripetizione, quattro reti, giocate degli attaccanti sempre incisive. Il Napoli migliora nel possesso palla, il tiki taka modello Barcellona si nota sempre più, la prima rete di Hamsik arriva infatti al termine di una lunghissima manovra palla a terra. E i movimenti dei quattro giocatori offensivi sono esaltanti con Higuain sempre più integrato nei meccanismi di squadra. Resta da registrare al meglio però la fase difensiva, troppi errori dei singoli e di reparto contro il Chievo. Per puntare allo scudetto si devono limitare al minimo incertezze di questo tipo.
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