Stessi punti della Juve, i campioni che hanno perso una sola partita durante la gestione-Conte, ovvero la finale di Coppa Italia del 20 maggio a Roma, vinta dal Napoli con i gol di Cavani e Hamsik. «Non ci nascondiamo», ha alzato la voce Marek. Un messaggio importante da parte di un giovane diventato grande in fretta, leader della squadra da quando, estate del 2011, De Laurentiis ha deciso di respingere l’offerta del Milan e di rinnovare il contratto al centrocampista slovacco. «Ci siamo, la stagione lunghissima, ma noi siamo pronti per lottare e soffrire».
Scudetto, la candidatura viene proposta alla luce delle ultime prestazioni. Spettacolo e concretezza, il Napoli sa proporre le due facce. È stato travolgente contro la Lazio mercoledì scorso e a Marassi ha sofferto finché Hamsik s’è procurato il rigore al 22′ della ripresa, con uno scatto che ha costretto Gastaldello a commettere il fallo da rigore e a subire il cartellino rosso. Il capitano della Samp si è comportato da gentiluomo: ha stretto la mano all’arbitro Tagliavento ed è rientrato a testa bassa negli spogliatoi. «Dove, a fine partita, ho incrociato Tagliavento, che si è complimentato per il mio fair play».
Anche davanti alle telecamere il difensore della Samp è stato elegante. «Dalle immagini si vede che al mio tocco su Hamsik si alza una zolla davanti all’area di rigore… Ma non mi aggrappo a queste cose: se l’arbitro ha concesso il rigore, vuol dire che c’era. Guardiamo avanti». Guardare avanti, anzi in alto, come fa il Napoli, che sembra essersi scatenato dopo l’11 agosto, la data della sconfitta contro la Juve nell’avvelenata Supercoppa di Pechino. È come se fosse scattata una molla. Sei vittorie tra campionato ed Europa League e un pareggio, quello sul campo di Catania otto giorni fa. «Un grande inizio di stagione, ma non dobbiamo cullarci: ci sarà molto da soffrire», ha sottolineato Hamsik. Com’è accaduto ieri a Marassi, sul campo dei blucerchiati di Ferrara imbattuti fino allo scontro con il Napoli. «È stata una partita difficile in uno stadio difficile. Il primo tempo della Sampdoria è stato eccellente, per questo la vittoria ha un significato ancor più importante. Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio, toccando più palloni e sfruttando la superiorità numerica».
Un segreto, quel colloquio tra i giocatori e Mazzarri, appena espulso, negli spogliatoi di Marassi. «Nell’intervallo l’allenatore ci ha detto che la Samp stava giocando meglio e ci ha dato la carica», ha rivelato Hamsik. E il rigore? «Una bella azione, ma non ci sono meriti di questo o quel giocatore. Contano la vittoria e la squadra, siamo soddisfatti perché non era un impegno agvole da superare, questo», ha sottolineato lo slovacco, che riposerà nei prossimi due turni di Europa League: è stato squalificato dall’Uefa dopo il fallo di reazione su Johansson nel match contro gli svedesi dell’Aik. «I compagni faranno un’altra grande partita giovedì ad Eindhoven, ne sono sicuro. Siamo partiti bene e vogliamo continuare su questa strada. Intanto, ci godiamo questa vittoria che dedichiamo ai nostri tifosi: quanti ce n’erano a Genova».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro