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Hamsik: “Possiamo giocarcela con chiunque, tutto è possibile”

Lo slovacco poteva segnare, ma non ha calciato bene il rigore, ma ha fornito l'assist a Dzemaili per l'1-2

Poteva entrare anche lui nel tabellino dei marcatori se non si fosse fatto parare il rigore da Gillet ma la prestazione di Marek Hamsik a Torino resta un capalovoro di tecnica, tattica, agonismo puro. Impreziosita da quell’assist a Dzemaili degno di un manuale del calcio. Condita da quegli scambi con Zuniga sulla corsia di sinistra (già ammirati con l’Atalanta) che hanno mandato in crisi D’Ambrosio e compagni.  E puntualmente lo slovacco, all’indomani del successo con i granata, ha voluto esternare soddisfazione e contentezza sul proprio sito-internet: «Il Napoli a Torino ha dimostrato tutta la sua forza. Siamo un grande gruppo in grado di giocarsela con tutti. Siamo molto felici per questa vittoria»

LA CONFESSIONE – Hamsik rivela un retroscena: il Napoli aveva saputo della vittoria del Milan sul campo del Chievo. Ed era sceso in campo con l’obiettivo di ripristinare le posizioni in classifica ed anche con una forte pressione sulle spalle. Racconta: «Prima della partita avevamo saputo del risultato del Milan e non avevamo alcuna intenzione di perdere quel secondo posto. Dovevamo vincere per forza. E per quello ci siamo battuti con orgoglio e poi con coraggio» .  Ma non manca l’autocritica. Hamsik che pure passa per uno specialista nei tiri dagli undici metri (quando era a Brescia vinse una scommessa in famiglia realizzando quarantotto rigori di fila su cinquanta), quando è arrivato Cavani è diventato il numero due. A Torino, in assenza del Matador, è toccato a lui andare alla battuta: «Purtroppo ho tirato male e il portiere granata l’ha parato» Ma non se ne è creato un problema. Anzi ha reagito alla grande, calandosi nella partita con maggiore rabbia ed incisività. Ed alla distanza è risultato uno dei migliori in campo per qualità di giocate ed intelligenza tattica. 
LA PREVISIONE – Ma Hamsik guarda già al futuro prossimo. Domenica c’è il Genoa al San Paolo, squadra a cui ha segnato già cinque volte ma vi ha anche perso sette volte su dodici; poi si farà visita al Milan, quindi il Cagliari in casa. «Sappiamo che ci attendono tre gare decisive per la nostra stagione, a partire da quella con il Genoa – osserva- I distacchi tra le squadre di vertice potrebbero aumentare o addirittura ridursi se si verificano certi risultati»

Non lo dice apertamente ma in cuor suo Hamsik spera che possa ancora accadere qualcosa che riapra i giochi per lo scudetto. In fondo, lui si è sempre sbilanciato in proposito ed ha indicato il Napoli come l’anti-Juve per eccellenza. Ed in otto partite può davvero accadere di tutto. «Dobbiamo continuare su questa strada, poi alla fine si faranno i conti» , aggiunge.

LA CONCORRENZA – Da mostrare ai ragazzi delle scuole calcio quel suo assist a Dzemaili in occasione del tre a tre. Un servizio al bacio che lo fa balzare in testa alla classifica degli specialisti, davanti a Totti e Vucinic che sono a quota sette. Ma ora dovrà guardarsi dalla concorrenza di Armero che insegue con quattro assist. Lo scorso campionato, il colombiano ne fornì ben dodici a Di Natale che però non bastarono a fargli rivincere la classifica dei bomber (arrivò primo Ibrahimovic con 28 reti) ma che stavolta possono spingere Cavani ancora più in alto ed ingaggiare una corsa in famiglia con Hamsik a chi produce più assist nelle ultime otto gare del campionato. 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.

 

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