Lo slovacco ai microfoni di Sky:
«Non si può trascurare nessuna gara in Serie A, la vittoria è importante perché ci avvicina al terzo posto». Hamsik si gode il quinto successo consecutivo del suo Napoli e la sua settima rete della stagione in campionato. Ammette: «Il risultato è ingannevole, sembra che sia stato un impegno agevole, abbiamo avuto il merito di segnare subito ma non è stato così: il Cagliari ci ha messo molto in difficoltà per questo quella di ieri è stata una vittoria molto importante che sotto il profilo psicologico conta molto».
Ovvio che a questo punto il pensiero vada alla Champions: «Il Chelsea? Certo ora ci pensiamo. Siamo gasati in vista di Londra, ma sappiamo che dobbiamo restare con i piedi per terra. Gli inglesi faranno di tutto per complicarci la vita, ma noi dobbiamo fare la nostra partita: difendere bene e ripartire». Il centrocampista slovacco sottolinea quella che a suo avviso è la nota più lieta della serata. «I sei gol? No, la cosa più importante è che abbiamo fatto gol con cinque marcatori diversi».
Nel pomeriggio, poi, il presidente De Laurentiis ha annunciato il prolungamento del contratto di Marek (fino al 2016) e la conferma dei suoi gioielli. Il nome di Hamsik è stato accostato negli ultimi giorni ai francesi del Paris Saint Germain. «Hamsik è una persona estremamente educata e garbata. Quando aveva vent’anni sembrava che ne avesse trenta. È un ragazzo corretto, ha sposato in pieno la causa del Napoli. Abbiamo firmato un nuovo contratto estendendolo fino al 2016, non credo ci siano pulsioni incontrollabili da frenare. Certo, il Psg ha gli arabi alle spalle, molti soldi, un ottimo allenatore: Parigi è molto bella ma un po’ scomoda, la squadra è prima in classifica in Francia, ma i napoletani sono più simpatici…», ha spiegato il patron azzurro in un’intervista a Sky.
Il numero uno del club azzurro ha anche parlato dell’impegno di Stamford Bridge: «Per il Napoli la sfida con il Chelsea sarà come una finalissima – Il Napoli è stato grandissimo con Maradona e Ferlaino, ma questo Napoli è nato da zero. Quando sono arrivato ho trovato solo un pezzo di carta. La società è ripartita da zero, ogni partita in Champions per noi è come una finale».
Il presidente non è tipo da fare follie, il Napoli ha chiuso il bilancio in attivo e da questo punto di vista è un esempio per tutto il calcio italiano. Cinque anni consecutivi di profitti, quasi 29 milioni messi in cassaforte. Gli stipendi della squadra promossa in Champions League hanno gravato solo per il 42 per cento sul fatturato: un primato. «Nel calcio c’è una totale bulimia. Si vorrebbe sempre comprare, c’è una fame inarrestabile, ma non si può pensare sempre a comprare». Il presidente in settimana aveva già «blindato» Lavezzi dispensando complimenti all’argentino. «Il Pocho è uno spirito libero, un ragazzo straordinario. Io che sono sempre stato un casinaro lo adoro, mi ricorda come ero in gioventù»
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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