E’ tornato il vecchio Marekiaro, quello che all’improvviso spuntava e spediva il pallone alle spalle dei portieri avversari. «Vittoria importante, psicologicamente conta molto» . Marek Hamsik non si abbandona agli entusiasmi fuori luogo: felice con misura perché il Napoli è in una fase in cui ha tutto da perdere e nulla da guadagnare. Sesta vittoria consecutiva, quinta in campionato, una serie che ha riferimenti storici lontanissimi perché tanti successi di fila non li aveva ottenuti nemmeno la squadra di Maradona in occasione del primo scudetto. Per ritrovare qualcosa di analogo, bisogna tornare al secondo titolo. Perché quello di ieri sera era solo una prova generale in vista di un appuntamento che può cominciare a dare alla stagione già un senso compiuto. Dietro l’angolo, lo Stamford Bridge, le suggestioni della Champions, la sfida con una Grande d’Europa, la possibilità di arrivare a un traguardo storico, i quarti, tanta roba dopo una assenza di oltre due decenni dalla più importante competizione continentale. Hamsik cerca di non farsi schiacciare dalle attese: «Ora ci godiamo la vittoria, da questa mattina cominceremo a pensare al Chelsea». Ci sarà da soffrire, molto più di ieri sera. Poteva essere un turno di campionato insidioso, condizionato dalle distrazioni che normalmente accompagnano le vigilie di Champions. Ma dopo dieci minuti è spuntato lui: una conclusione violenta e precisa, la palla che ha accarezzato l’erba del terreno di gioco non dando scampo ad Agazzi. A quel punto è cominciato il festival.
CONCENTRAZIONE – Non è stato facile per la squadra napoletana mantenere la concentrazione per novanta minuti. Dopo mezz’ora il risultato era praticamente al sicuro, dopo settanta il divario, da un punto di vista aritmetico appariva incolmabile nonostante qualche timido tentativo cagliaritano di riaprire la partita. «In serie A non si può sottovalutare nessuna partita» , sottolinea Hamsik. Ma non era facile restare con i piedi e, soprattutto, con la testa sul terreno di gioco. Dalla sfida il Napoli è entrato, poi è temporaneamente uscito, quindi è rumorosamente rientrato, per concedersi nel finale un periodo di vacanza (e al Cagliari la possibilità di salvare almeno l’onore). Spiega Hamsik: «Per noi questa vittoria è importantissima perché ci avvicina ulteriormente al terzo posto».
GRAZIA – Sei reti. Non è la prima volta che il Napoli riesce, in questo campionato, a mettere insieme un bottino così pingue. Era capitato già contro il Genoa: anche in quel caso, sei reti segnate con un saldo finale migliore visto che gli avversari in quel caso riuscirono a battere una sola volta De Sanctis. Una partita senza storia, messa subito in discesa da Hamsik. Lo slovacco, però, non ha alcuna intenzione di offrire del risultato una lettura semplicistica, eccessivamente rassicurante. Dice: «Il risultato è ingannevole perché dà l’impressione che l’impegno sia stato agevole» . Sa bene che la chiave di volta è in quel suo gol iniziale, possibilmente da ripetere allo Stamford Bridge: «Abbiamo avuto il merito di segnare subito». Una cosa è certa: il Napoli sembra aver trovato continuità dal punto di vista dei risultati e la cosa lascia ben sperare in vista dell’impegno londinese. Lui, sino ad ora, ha realizzato sette gol in campionato e due in Champions ma le fortune della squadra non sono affidate solo ai «tenori»: «E’ significativo che il Napoli sia riuscito a segnare con cinque diversi marcatori».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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