E’ stato l’ultimo a segnare un gol nella passata stagione agonistica: il 20 maggio, alla Juve, in Coppa Italia; il primo, invece, ad aprire l’attuale campionato: il 26 agosto con la rete siglata a Palermo. Marek Hamsik, aveva già lasciato intendere di aver raggiunto un grado di maturità tale da poter spingere il Napoli ancora più in alto. E difatti si è confermato anche a Cagliari caricandosi la squadra sulle spalle in assenza di Cavani e rilanciandola nella corsa scudetto. In quattordici gare di campionato ha realizzato quanto un attaccante (cinque gol più uno, quello alla Fiorentina che rivendica ad alta voce mentre qualcuno riporta autogol di Borja Valero) e fornito assist come e più di un regista offensivo (sette solo in campionato, più altri tre in Europa League). Mai un avvio di stagione simile per lo slovacco da quando è arrivato a Napoli: estate 2007, frutto di un’intuizione di Pierpaolo Marino che era andato a Brescia per spiare un altro calciatore ed invece restò colpito da quel ragazzo anche per la somiglianza con il figlio Ernesto. Bruciata l’Inter che pure era riuscita a strappare una sorta di prelazione al presidente del Brescia, Corioni. Marino aspettò che scattasse la mezzanotte del giorno concordato tra Brescia ed Inter per inserirsi e mettere le mani su un centrocampista offensivo che nel giro di cinque campionato sarebbe diventato tra i primi in Europa oltre che diventare il capitano della propria nazionale. Ovviamente con l’avallo di De Laurentiis che si prestò a scucire cinque milioni e mezzo di euro cash (al Brescia era costato 60mila euro quando lo prelevò dallo Slovan Bratislava).
LA DUTTILITA’ – Si è adeguato ai suggerimenti di Mazzarri nella preparazione della gara: nel primo tempo, a ridosso di Insigne, mancando sia Cavani che Pandev; e nella ripresa, con l’ingresso di Vargas, nella sua posizione più congeniale, leggermente più arretrato ma pronto a fiondarsi nell’area avversaria e colpire alla prima occasione. Detto, fatto. Hamsik ha interpretato alla lettera il disegno tattico di un allenatore che ha saputo completarne la maturazione tecnica; è andato a bersaglio al momento giusto; e poi si è dato da fare per difendere quella vittoria così preziosa. Hamsik è molto ambizioso. E’ stato tra i primi a non mettere limiti alla provvidenza; tra i primi a credere in un possibile inserimento del Napoli nella lotta per lo scudetto. Lo confessò in un’esclusiva al nostro giornale in tempi non sospetti; l’ha ribadito successivamente. «Faremo i conti alla fine, meglio preparare partita per partita e cercare di fare quanti più punti possibili» .
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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