VERSO LO SCUDETTO. Il futuro è un pallone di cuoio nel quale è complicato intrufolarsi: era inamovibile ed ha scoperto, all’improvviso, di non rientrare tra gli intoccabili; era un goleador sopraffino, un centrocampista che faceva la differenza, e si è dovuto accontentare della normalità; era proiettato verso lo scudetto, o almeno sperava di poterlo inseguire, ed ha scoperto che tra la Juve ed il Napoli c’è l’abisso. «Ci è mancata la continuità dei risultati e questa sarà la prima cosa da rimediare, nella stagione che verrà. Siamo consapevoli di ciò».
QUESTO E’ AMORE. Poi c’è la sua Napoli, quella che gli è stata al fianco sempre, nei momenti durissimi della crisi; quella che l’ha trascinata sul dischetto, durante Napoli-Cagliari, praticamente sottraendo il pallone a Mertens, che però aveva deciso per lui; quella che ha capito che era in corso un disagio da affrontare assieme, con un capitano ch’è bandiera, perché la maglia azzurra è stata la sua scelta di vita: «Io posso soltanto ringraziare questo pubblico fantastico. Li ho sentiti sempre al mio fianco, non ho mai avuto dubbi sul loro affetto. E mi hanno dimostrato sempre di essere legati a me» . E domani poi chissà cosa accadrà: qualunque cosa, non muterà la scena. Perché questo è amore….
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