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Hamsik: “Napoli avanti tutta”

Lo slovacco: "Pensiamo al Viktoria Plzen"

«Abbiamo conquistato un punto che conta e che conterà perchè ottenuto contro una diretta concorrente alla zona-Champions. Non era facile al cospetto di un avversario che aveva battuto la Juve in Coppa Italia e che voleva ad ogni costo vincere la sfida ed accorciare le distanze in classifica».
Marek Hamsik interviene sul dilemma del giorno tra i tifosi del Napoli: punto guadagnato o due punti persi in vista della corsa scudetto? Per lui non esistono dubbi, il problema neanche si dovrebbe porre: punto guadagnato all’«Olimpico», altrochè; pareggio importante anche ai fini di un piazzamento finale a parità di punti con la Lazio; risultato sicuramente da valutare con positività. Lo slovacco esprime la propria opinione attraverso il web. Come del resto usa fare ogni settimana, qualche giorno dopo l’ultima partita disputata. Un modo per tenere legati i fedelissimi e rafforzare di visitatori il proprio sito su internet. «Siamo andati a giocare con un carico enorme di aspettative ma poi la partita si è presentata più difficile del previsto. Nel primo tempo abbiamo sofferto il loro pressing ma nella ripresa siamo venuti fuori con carattere ottenendo un pareggio prezioso. Ci sono state occasioni gol da una parte e dall’altra, potevano vincere loro ma potevamo farlo anche noi. Nella ripresa avevamo il predominio del campo, siamo tornati in campo con il chiaro obiettivo di ribaltare il risultato finchè Hugo Campagnaro meravigliosamente non ha realizzato il gol del pareggio».

VA BENE – Hamsik si dichiara soddisfatto, dunque. Anzi, si è cimentato nella ripresa da centrocampista puro, anticipando un’idea che Mazzarri ha in mente da tempo. Ci sarà una prossima volta? Non è da escludere, specie in quelle partite in cui il tecnico vorrà (o sarà costretto) schierare un tridente puro. Lo slovacco ha dimostrato di poter e saper agire anche in quella zona del campo, dove spesso usa giocare nella propria nazionale. Una felice conferma dall’«Olimpico» che Mazzarri terrà sicuramente presente per il futuro. Ma ad Hamsik preme piuttosto il presente. E più che preoccuparsi della distanza dalla Juve capolista, pensa a quella striscia di risultati positivi che è sinonimo di continuità di rendimento ma anche di presa di coscienza delle proprie forze. Ora Hamsik invita a guardare avanti:«Concentriamoci sull’impegno di Europa League. Giovedì ci attende la sfida con il Viktoria Plzen, poi domenica ci sarà la Sampdoria in campionato. Non possiamo distrarci». Già, i blucerchiati al San Paolo, avversari che risvegliano in lui dolci ricordi. Fu proprio alla Sampdoria che realizzò il primo gol in maglia azzurra, 16 settembre 2007, terza giornata di campionato. Il Napoli, appena promosso in serie A, ritornava al San Paolo dopo il tonfo interno con il Cagliari e il cinque a zero di Udine. Bisognava regalare il primo successo nella massima serie ai tifosi. E fu allora che Hamsik su assist di Zalayeta mise al sicuro il risultato siglando il due a zero finale. Ed allora si capì anche che lo slovacco avrebbe recitato la sua parte anche nella massima serie e presto diventato un campione. Negli anni, poi, Hamsik ha segnato altre due reti ai liguri, oltre a fornire assist preziosi. Non a caso, insieme a Cavani, è diventato uno dei calciatori più corteggiati in Europa. L’ultima pretendente è il Paris Saint Germain come confermato dal collaboratore di Ancelotti, Giorgio Ciaschini: «A centrocampo ci manca proprio uno come Hamsik». Ma lo slovacco è ancora più blindato di Cavani. Ha il contratto che gli scade nel 2016 e non sembra avere alcuna intenzione di lasciare, specie se il Napoli dovesse tornare in Champions League. Hamsik si trova bene dalle parti di Castelvolturno, non ha alcuna clausola nel contratto e mantiene vivo il senso della riconoscenza. Dopo Cannavaro è il calciatore che vanta il maggior numero di presenze in maglia azzurra nell’era De Laurentiis (204 in campionato, 247 in totale) e prima di lasciare vorrebbe alzare un secondo trofeo dopo quello della Coppa Italia. Non a caso è stato tra i primi ad ipotizzare la vittoria dello scudetto già quest’anno ma nessuno volle credergli tre mesi fa. Anzi, lo invitarono a non fare dichiarazioni così impegnative perchè la Juve sarebbe stata inarrivabile. I fatti stanno danno ragione a lui, al centrocampista che fa gola a mezza Europa.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.

 

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