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Hamsik: “Napoli alla pari con tutti”

Lo slovacco: "Non ripeteremo la gara di Torino"

«No, Walter non è solo mio cognato, bensì un amico vero, quasi un fratello. Con lui ho diviso tanti momenti fin dal primo giorno che ci siamo conosciuti. Abbiamo abitato vicino per tanto tempo e non solo lui mi manca, anche la sua famiglia» .
Marek Hamsik ha dovuto saltare l’allenamento del venerdì perchè leggermente febbricitante ma si lascia volentieri andare a qualche esternazione sul suo sito internet e nella sala stampa di Castelvolturno si concede anche ai microfoni di Sky. Parla di Walter Gargano, ovviamente, il marito della sorella Miska che per la prima volta incrocerà da avversario. La situazione è un po’ imbarazzante e fa anche un certo effetto. I due davvero sono molto uniti. E tanto avevano legato anche Martina e Miska, le rispettive mogli. Trascorrevano il tempo libero insieme. E passeranno il Natale a Banskà Bystrica a casa di Richard e Renata, i genitori di Marek. «Ma questo è il calcio – dice il trequartista del Napoli- E’ un lavoro e queste cose possono capitare. In campo, però, ognuno per la propria strada ed alla fine amici più di prima. Ci abbracceremo, parleremo tra di noi, staremo insieme» . Ma Inter-Napoli è una partita molto sentita da Hamsik anche per altre ragioni; è in gioco il titolo di anti-Juve per eccellenza; sono in palio punti pesanti nella corsa verso lo scudetto; un faccia a faccia che può dire tanto sul prosieguo del campionato. «Del resto, lo dice la classifica: noi siamo a due punti dalla Juve e l’Inter è posizionata al terzo posto – ammette lo slovacco – Loro hanno vinto tanto negli ultimi anni, hanno conquistato titoli importanti, rimangono una squadra forte che si può fregiare della vittoria in Champions ed è normale che concorra per il titolo. Noi, invece, stiamo crescendo anno dopo anno, siamo stati protagonisti di un ottimo avvio di campionato e dobbiamo continuare così per arrivare lontano» .

AMARCORD – Nell’ultima sfida con i neroazzurri al «Meazza» , Hamsik recitò un ruolo importante: si lasciò parare un rigore da Julio Cesar ma sulla ribattuta fece gol Campagnaro, poi siglò la rete del tre a zero su assist di Lavezzi, centrando il bersaglio numero cinquanta con la maglia del Napoli. Stavolta è ancora più gasato dopo aver realizzato già sei reti finora (che sarebbero sette con quella alla Fiorentina realizzata con la complicità di Borja Valero) ed è intenzionato a recitare di nuovo un ruolo da protagonista: «Sto andando bene perchè tutta la squadra va bene – sottolinea – Se va bene il collettivo, vanno bene anche tutti i singoli. Ma noi non penseremo a quello che è stato in queste prime giornate, giocheremo la nostra partita e proveremo a fare qualcosa in più rispetto alla trasferta in casa della Juventus» .  Hamsik ha le idee chiare sul suo Napoli: «Come ho sempre affermato, dobbiamo migliorare la fase difensiva. Eì lì che siamo un po’ carenti» . Ed è proprio nelle situazioni di non possesso palla che lo slovacco dovrà sacrificarsi per dar man forte al centrocampo. Fungere da elastico, in pratica. Una funzione, del resto, che riesce a svolgere al meglio quando si cala con lo spirito giusto in partita. Forse anche per questo, Mourinho spesse belle parole sul suo conto quando allenava l’Inter: «Me le ricordo, mi fece piacere sentirle da un tecnico che ha vinto tutto» . E prima di Mourinho era stato Roberto Mancini ad intraverderne le potenzialità tecniche. Lo suggerì a Moratti ma la richiesta del Brescia venne ritenuta alta. Non da De Laurentiis, però, che fidandosi di Pierpaolo Marino staccò l’assegno di cinque milioni e mezzo di euro. Oggi il presidente del Napoli giammai si priverebbe del suo gioiello e più di una volta ha risposto picche all’amico Moratti. De Laurentiis ha affermato di voler puntare al massimo. Ed Hamsik? «Lo trovo giusto. Punteremo al massimo in tutto anche se la Juve resta la favorita e non credo che l’impegno europeo sia un handicap. Chi toglierei dell’Inter? Milito, è quello che sta facendo bene da anni ormai» .
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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