Durante le vacanze ha rialzato la cresta. «Mi ero rapato a zero dopo la vittoria in Coppa Italia, per scommessa. Ma i capelli mi ricrescono molto in fretta». Marek Hamsik non vede l’ora di ritornare dal barbiere e s’è messo in testa una data. «Me li taglio di nuovo a Ferragosto, al rientro da Pechino. Stiamo lavorando tanto per essere pronti alla rivincita con la Juve: sarà un’altra grande sfida pure in Supercoppa. È una partita secca e ci dobbiamo credere. Noi del Napoli abbiamo dimostrato che i bianconeri non sono imbattibili: siamo convintissimi che in Cina possiamo ripeterci».
Dalla Coppa Italia alla Supercoppa: pensa che il Napoli possa diventare l’anti-Juve?
«La Supercoppa ce la giochiamo alla pari: noi abbiamo cambiato poco e questo è un bel vantaggio, siamo già rodati. Per il campionato si vedrà: ci sono tante squadre che possono diventare l’anti-Juve e tra queste ci metto pure il Napoli, come Inter, Roma, Lazio e Milan».
Il Milan l’ha nominato per ultimo: perderà davvero tanto senza Ibra e Thiago Silva?
«Perde molto: ma il Milan sarà sempre una grande squadra, anche senza questi due campioni».
Ci sta rimettendo anche il campionato italiano, e non sono stati gli unici addii. Cosa pensa della fuga di tante stelle?
«Questo è il calcio moderno, gli sceicchi hanno moltissimi soldi e per loro comprare è facile. Può darsi che la serie A non sia più il campionato migliore del mondo, ma per come la vedo io resta sempre al top: anche senza Ibrahimovic e Thiago Silva».
Gli sceicchi si sono portati via pure Lavezzi: e adesso il Napoli come fa?
«In attacco il Napoli è competitivo lo stesso: abbiamo confermato un gran giocatore come Pandev e poi ci sono due giovani di valore, Vargas e Insigne. Non credevo che Lorenzo fosse così bravo. Ci darà una bella mano, anche se il Pocho era la stella della nostra squadra e un po’ ci mancherà».
Hamsik s’è invece legato al Napoli fino al 2016: perché?
«Non c’è motivo di andare via: qui c’è un progetto importante, di cui io mi sento sempre più al centro. Sono arrivato cinque anni fa, dopo la promozione in serie A, e da allora la crescita del Napoli è stata costante. E poi sono felice: perché cambiare?».
Magari per vincere di più?
«Ma posso riuscirci pure a Napoli: spero che quest’anno alzeremo un altro trofeo».
De Laurentiis la considera un top player: le pesano le responsabilità?
«Non tocca a me dire se sono un top player: so solo che sono ancora giovane e posso migliorare. Sento tanti paragoni, ma devo impegnarmi tanto e non mi metto sullo stesso livello di campioni come Gerrard, Lampard o Iniesta, che è il mio preferito».
Intanto ha appena battuto Robben e il Bayern: buon inizio, per il nuovo Napoli.
«È stata una bella partita e ci darà tanto morale. Ma era solo un’amichevole, adesso concentriamoci sulle sfide che contano: in Italia e in Europa. Voglio tornare subito in Champions League».
Quale può essere l’arma in più del Napoli nella prossima stagione?
«Il gruppo: senza non si va da nessuna parte, è la cosa più importante del calcio. Abbiamo alle spalle tutta Napoli: ogni giocatore dovrà sentirsi decisivo, dare il massimo, sacrificarsi».
A lei toccherà fare la mezzala: è pronto?
«Mi fido di Mazzarri: è un grande allenatore e per lui tornerò volentieri a giocare in mezzo al campo».
E così Hamsik sarà davvero al centro di tutto…
«È quello che voglio: Napoli è casa mia».
Fonte: La Repubblica
La Redazione
A.F.
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