Era la mossa della disperazione di Benitez. Insigne male, Callejion invisibile, Pandev mai in partita: Rafa ha fatto riscaldare a lungo Hamsik, sperando che la freschezza dello slovacco potesse tirare fuori la squadra dalle sabbie mobili. Marek ha sgambettato per 25 minuti ai bordi del campo, gettando spesso l’occhio alla panchina: credeva di essere pronto e sperava in un minutaggio maggiore.
Invece la sua partita è durata la miseria di nove minuti. Un paio di fraseggi con Insigne sull’out destro, due inserimenti tra le linee prima della resa: fatale lo scontro fortuito con Gargano, tibia dell’emiliano sulla caviglia sinistra dell’azzurro. Alla fine è stato il cognato a mandarlo kappaò. «Gioco, ce la faccio»: è stato il primo segnale rassicurante del giocatore alla panchina, scattata in piedi dopo il contrasto. Invece dopo nemmeno un minuto Marek si è nuovamente fermato nel cerchio di centrocampo, evidente la zoppìa, questa volta la smorfia verso Benitez è stata assai eloquente.
Nove minuti e Hamsik ha chiesto il cambio. In campo gli equilibri erano saltati, il Napoli sbatteva la testa contro il muro e gli emiliani facevano le prove generali per piazzare la botta vincente in contropiede. Benitez si è consultato rapidamente con il medico sociale De Nicola, ha atteso poi la conferma di Marekiaro: il quale ha giocato altre due palloni sulla fascia sinistra, in posizione chiaramente defilata e lontano da ulteriori contrasti con gli avversari. Poi la prudenza ma soprattutto la speranza in vista di Dortmund hanno spazzato via ogni dubbio: «Cambio, mister, non ce la faccio». Eloquente il labiale catturato dalle immagini televisive, senza battere ciglio è stata presa la decisione: il San Paolo ha compreso il difficile momento ed ha applaudito il suo beniamino, uscito proprio negli attimi in cui il Parma lentamente conquistava campo e approfittava dello squilibrio tattico dei padroni di casa. «Scusa mister, pensavo di farcela, invece…», la candida e onesta ammissione di Hamsik, colpito alla stessa caviglia già vittima di un infortunio con la propria Nazionale. Avrebbe dovuto riposare, ha rischiato e gli è andata male.
Grosso ematoma alla caviglia sinistra, recita il primo bollettino medico. Il tempo di accomodarsi in panchina e Hamsik ha assistito alla debacle dei suoi compagni, trafitto dal “coast to coast” di Cassano. Un altro gesto di rabbia, la borsa di ghiaccio ben ferma sulla caviglia, Hamsik ha guadagnato la strada degli spogliatoi prima degli altri zoppicando non poco.
Già nella giornata di oggi Marek verrà sottoposto ad esami strumentali per verificare l’entità dell’infortunio. Ieri sera trapelava un discreto ottimismo tra i sanitari, che cercheranno di recuperare lo slovacco per la decisiva trasferta di Champions in casa del Borussia. Ma il viaggio verso la Germania inizia male: la sconfitta e il rischio concreto di perdere uno dei pilastri della squadra hanno tolto a Benitez il suo abituale sorriso. «Ce la fai Marek?», chiede un amico-tifoso mentre Hamsik lascia il ventre del San Paolo. «Ci provo, adesso è difficile», replica il giocatore e se le espressioni del viso spesso tradiscono le sensazioni, quelle di Marekiaro non trasmettono ottimismo. Poche ore ancora e sapremo di più.
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