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Hamsik, Maggio e Campagnaro: “Vincete in Ucraina per noi”

I tre assenti incitano la squadra ad una vittoria davvero importante per il cammino in Europa

I compagni pronti a scendere in campo al Dnipro Arena per la rifinitura, imbacuccati per il freddo, e loro pronti a lasciare Castelvolturno ma in tenuta estiva. Hamsik, Maggio e Campagnaro, i tre titolari lasciati a casa da Mazzarri, si sono allenati in compagnia di Grava e Colombo, sotto la scorta di Corrado Saccone, aiuto-preparatore atletico, napoletano di Fuorigrotta, ex maratoneta. Ed al termine della seduta hanno avuto modo di scambiare qualche sms con chi si trovava già a dnipropetrovskd o comunicare tramite twitter. «Come è andato il viaggio? Fa freddo lì? Qui si muore dal caldo» , «Mi raccomando, tornate con un risultato positivo» , «Faremo il tifo per voi davanti al televisore» . Hamsik dovrà scontare la seconda giornata di squalifica e non era il caso caricarlo di un altro viaggio aereo, peraltro con rientro venerdì all’alba; Maggio e Campagnaro, invece, pur non rientrando tra coloro che sarebbero scesi in campo al Dnipro Arena, sono stati fermati volutamente da Mazzarri. Tutti e tre, a Torino contro la Juve avevano denotato sintomi di evidente stanchezza; tutti e tre sono reduti da otto partite su otto in campionato oltre alla supercoppa italiana; e tutti e tre erano stati impegnati con le rispettive nazionali in occasione della sosta. Era inevitabile che l’allenatore risparmiasse loro lo stress di un altro viaggio aereo; così come logica conseguenza è stato l’avvicendamento con compagni con le stesse caratteristiche: Dzemaili per Hamsik, Mesto per Maggio e Gamberini che è ambidestro al posto di Campagnaro. Una rotazione indispensabile più che una scelta precisa di Mazzarri. Hamsik, Maggio e Campagnaro, questi ultimi due titolari della catena di destra, hanno bisogno di tirare il fiato e ritrovare esplosività in vista del trittico che attende il Napoli in campionato: domenica sera con il Chievo, mercoledì con l’Atalanta, l’altra domenica con il Torino. E Mazzarri per questo mini ciclo vuole tutti al top della condizione.

 

HAMSIK – Lo slovacco è stato tra quelli che più hanno deluso al cospetto della Juve. Avrebbe dovuto lui creare dei problemi a Pirlo in fase di possesso palla, invece, non ha mai affondato, attaccato lo spazio, verticalizzato. Evidentemente avrà accusato stanchezza dopo gli impegni con la nazionale. Hamsik non si ferma dal mese di agosto. Ha collezionato dieci partite con il Napoli (8 in campionato, 1 in Europa League, 1 in Supercoppa italiana) e 4 con la nazionale slovacca. Quattordici gare, quattro gol (3 con il Napoli, 1 con la nazionale), 6 assist e 1.157 minuti complessivi giocati. Neanche fosse un robot. Ed anche a 25 anni, il super-lavoro si avverte.

MAGGIO- Rispetto ad Hamsik ha giocato tre gare in meno ma per il ruolo che ricopre Cristian Maggio spende anche energie nervose nell’arco dei novanta minuti. Gli tocca attaccare e difendere. E negli ultimi tempi è apparso meno lucido di altre volte. L’esterno destro è diventato papà di Matteo nei giorni scorsi (ha voluto farsi tatuare il nome del neonato sul petto) ed un po’ di distrazione c’è stata. Come Hamsik ha superato il tetto dei mille minuti giocati (1.011) e Mazzarri gli ha imposto l’alt, dando peraltro via libera a Mesto, acquistato apposta per dotarsi di un’alternativa valida al trentenne Maggio.

CAMPAGNARO – Dei tre, Hugo Campagnaro, 32 anni, difensore, è quello che vanta un minutaggio minore (866′ minuti giocati). Ma il Toro di Cordoba, dopo i viaggi durante la sosta per rispondere alla chiamata della nazionale argentina, è apparso meno tonico di altre volte. Ed in campionato, Mazzarri lo vuole reattivo come prima. Intanto non ha ancora rinnovato il contratto con il Napoli, Campagnaro è in scadenza e sulle sue piste si sarebbe già fiondata la Juventus, così fa sapere il suo procuratore che è lo stesso di Lavezzi, Mazzoni.

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

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