Adesso in casa-Milan non fanno più misteri: mister X era proprio lui, Marek Hamsik, colui che sta mettendo le ali al Napoli dopo essere volato in cima alla classifica dei marcatori realizzando quattro gol in tre gare. Ed anche Allegri, così come Klopp, tecnico del Borussia Dortmund, creerà una gabbia apposita per neutralizzare le incursioni di mister X. Gabbia, che se da una parte servirà a frenare gli inserimenti di Hamsik, dall’altra può liberare altri calciatori del Napoli abili negli ultimi venti metri per cui l’efficacia resta tutta da verificare.
Ma lo slovacco, giunto nel pieno della maturità tecnica, ci tiene a fare bella figura nella Scala del calcio italiano. A San Siro si è dovuto sempre dannare l’anima per trovare spazi e centrare il bersaglio. E mai è riuscito di far gol al Diavolo nella propria tana. Ci riproverà stavolta ben sapendo che il Napoli di Benitez quando si distende lo fa con più uomini, con più convinzione, senza titubanze alcune. «Ci attende una sfida importante ma in queste partite non esistono favorite – ha dichiarato ai microfoni di SportMediaset – La gente pensa che siamo favoriti in quanto primi in classifica.- Non è così. Il Milan resta forte, anche se manca di qualche pedina di spicco. Si tratta di una grandissima squadra e dobbiamo avere l’atteggiamento giusto se vogliamo fare risultato».
LO SCUDETTO – Ormai Hamsik è cresciuto calcisticamente in Italia. Sa bene le insidie del nostro campionato. Al Napoli, poi, dove è arrivato nel 2007 si è legato a filo doppio. Tanto da farsi tatuare il nome del club su un braccio. E fin dal giorno del suo arrivo ha avuto un solo obiettivo: provare a vincere lo scudetto, prima o poi. Lo scorso campionato fu l’unico a sbilanciarsi e venne prontamente invitato a non farlo più, ad evitare di dichiarare certi propositi, di limitarsi nell’esporre gli obiettivi personali. Con Benitez è diverso. Può farlo quando vuole. Anzi, deve pensare in grande perché al suo fianco ci sono elementi che hanno vinto un Mondiale o la Champions, che hanno giocato nel Real Madrid o nel Liverpool. Ed Hamsik è andato volentieri a ruota libera: «Ormai non possiamo nasconderci più. Possiamo dire che per lo scudetto ci siamo anche noi. Il Napoli in questo avvio di stagione ha dimostrato di avere le carte in regola per puntare al titolo. La squadra si esprime bene, l’organico è bene assortito, l’allenatore è una garanzia».
IL FUTURO – Lo slovacco ha superato ampiamente le duecento presenze in campionato con la maglia del Napoli ed è entrato nella classifica di coloro che hanno lasciato il segno. Ha accumulato anche 29 presenze nelle coppe europee. E nel suo palmares c’è la vittoria di una Coppa Italia. Ancora poco per un campione come lui, tra l’altro capitano della nazionale slovacca: «A Napoli mi trovo bene e spero che questo non sia l’ultimo contratto da professionista (scadenza 2018). Di sicuro non mi vedrete giocare fino a quarant’anni come il grande Totti. Ma fin quando ne avrò la possibilità, ci sarò».
LA SCELTA – Quando era poco più che un ragazzo fu il Milan a scartare lui. Due anni fa, invece, fu Hamsik a dire di no al club rossonero: «E’ vero, Galliani e Berlusconi mi volevano portare a Milano ma io rifiutai subito la proposta e sono sicuro che quella fu la scelta giusta». E quando sembrava che l’assalto portato tramite il procuratore Raiola stava per andare in porto, Hamsik nella piazzetta di Dimaro, in Trentino, saltellò al coro dei tifosi: «Chi non salta, rossonero è». E lì, scoppiò il grande feeling tra lui ed i fans del Napoli.
Fonte: Il Corriere dello Sport
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro