Il Napoli s’impone per 0-3 sul Cagliari e completa al meglio la sua settimana perfetta. Ecco le pagelle del match dei colleghi del Corriere dello Sport:
BRKIC 5
Un diavolo su Hamsik e poi la resa, con il volo inutile su Gabbiadini.
BALZANO 5
L’autogol è il poster della annata: la sfortuna non manca, abbonda.
ROSSETTINI 6
Con l’orgoglio e a testa alta, finché può chiudere su Higuain.
CEPPITELLI 5
Perde Callejon e la distrazione è fatale.
AVELAR 5
Un destro niente male, una sofferenza però quel Callejon.
EKDAL 4,5
Eppure sapeva tanto del 4-3-3, l’ha dimenticato.
JOAO PEDRO (19’ st) 5,5
Un lampo, uno solo, ma era finita.
CONTI 4,5
Gli applausi sono alla carriera, il canto del cigno.
DESSENA 5
Molta energia, poca lucidità: ma mica semplice giocare in questo clima.
FARIAS 4,5
Il protagonista dell’andata è poco più di un fantasma.
COSSU 5 (19’ st)
Largo a sinistra, ad aspettare troppo.
SAU 4,5
La stagione povera, come non avrebbe mai sospettato.
LONGO (1’ st) 5
Copre e s’industria generosamente e però ci prova.
M’POKU 5
Piccole accelerazioni, fatica a coprire Maggio. Almeno lui, ha una chance.
ZEMAN (all.) 5
Si arrenderà ma a testa alta e la curva non gli perdona l’onestà di averla ritenuta minoranza.
NAPOLI
ANDUJAR 6
E’ reattivo su Avelar, quel che serve nei momenti inquietanti d’una partita.
MAGGIO 6
Va come sa e va che è un bel vedere, ma il rosso è la macchia sulla prestazione.
ALBIOL 7
Rischia la faccia su un contrasto e poc’altro ancora, perché domina.
KOULIBALY 6
Riduce Sau a niente, si concede persino qualche licenza.
STRINIC 6
Deve stare lì, non c’è neanche necessità di spingere o dannarsi.
JORGINHO 6,5
Vuole essere «centrale» alla manovra e lo è.
GARGANO 6
Magari è impreciso però non indietreggia mai.
CALLEJON 7
E’ rinato, non solo perché segna: poi va a chiudere, tiene la linea.
MESTO (25’ st) 6
Ha il compito di controllare Cossu e di spingere (se proprio si deve).
HAMSIK 7,5
Dodicesimo assist (e sarebbero tredici, perché Balzano segna sul suo cross…). C’è tra le linee, c’è con la testa, c’è da capitano.
GABBIADINI (11’ st) 7
Segna sempre, che parta dall’inizio o dalla panchina: siamo a sette.
INSIGNE 6,5
E’ un bel vedere per mezz’ora, poi si amministra.
HIGUAIN 6
Poco più di una seduta d’allenamento, esibendo il tacco ripetutamente.
ZAPATA (17’ st) 6
L’attaccante colombiano fa respirare “el Pipita” e i compagni. Generosità, orgoglio e applicazione: protegge il pallone e si mette al servizio della squadra.
BENITEZ (all.) 7
La vittoria, il gioco (ma senza strafare), una espressione di intelligenza e di benessere fisico.
L’arbitro
Valeri 7
Bravo e quasi bravissimo (nel contesto d’una gara agevole). Ovviamente severo, come da espressione.
Fonte: Corriere dello Sport
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