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Hamsik: “La sconfitta di Torino è frutto di un episodio”

Lo slovacco carica l'ambiente in vista delle prossime partite

Un mare di rabbia, a bordo della Msc Fantasia. E’ proprio il caso di dirlo: «Siamo ancora neri per la partita con la Juve. Brucia, e neanche poco: ma ora bisogna ripartire subito».

IL REPLAY – Comincia così, l’analisi di Marek Hamsik dopo la sconfitta con la Juventus nell’anticipo di sabato. Una partita storta, molto storta, che ha suonato due note stonate: il Napoli non è più imbattuto e, soprattutto, non è più al primo posto insieme con i bianconeri. Costretto a inseguire, d’ora in poi e fino a data da destinarsi. E lo slovacco non ha certo paura: «Abbiamo giocato alla pari con i campioni d’Italia, e questa cosa da un lato mi inorgoglisce e dall’altro mi fa riflettere. Ho rivisto la partita in televisione, a mente fredda, e ho notato che la Juve non è mai stata pericolosa». Un replay amaro.

LA RIVINCITA – A onore del vero, anche il Napoli non è riuscito a costruire grandi occasioni, se non la traversa, l’incrocio pieno, colpito da Cavani con un calcio di punizione magistrale. Lo slovacco spiega: «Ripeto, abbiamo giocato alla pari seguendo alla lettera le direttive tattiche di Mazzarri, e onestamente ritengo che la nostra prestazione sia stata importante. A condannarci è stato un episodio: ci siamo fatti sorprendere e abbiamo commesso un’ingenuità sul gol di Caceres, ed è per questo che la rabbia brucia ancora. Ora dobbiamo essere bravi a trasformarla in energia positiva per riprendere la marcia. Il campionato non è mica finito, noi ci siamo e abbiamo tutto il tempo per recuperare. Siamo già concentrati sulle prossime partite. Pensiamo al Chievo: domenica al San Paolo vogliamo tornare immediatamente alla vittoria e regalare una soddisfazione ai nostri tifosi».

LA CASA – Gioie in campo da calciatore e anche fuori da uomo. Da slovacco molto napoletano che, stuzzicato sulla questione dei cori da stadio e delle dichiarazioni spiacevoli su Napoli, replica così: «Questa è la mia città da sei anni, e sono dispiaciuto se qualcuno l’attacca. In passato Napoli ha avuto il problema dei rifiuti, ma ormai è stato superato. E’ una città bellissima. E’ la mia casa, ed è brutto assistere a certe cose». Commento anche su Mazzarri e sulla possibilità di una pausa: «Non prendo in considerazione certe voci, lo conosco bene: lui è concentratissimo e non pensa ad altro se non arrivare più in alto possibile con il Napoli». Casa aperta e caso chiuso.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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