Un grande lavoro di sacrificio in marcatura su Pirlo. Hamsik si è dedicato con grande dedizione al compito ma di conseguenza è stato poco incisivo in fase offensiva. «Dovevo marcare Pirlo in fase di non possesso. Come caratteristiche non mi sento un numero 10 ma un calciatore che sa inserirsi. La partita è stata equilibrata, poi abbiamo preso gol a 10’ dalla fine su un calcio piazzato e così è arrivata la sconfitta». E lo slovacco ammette: «Una sconfitta che sicuramente ci deve far riflettere, ma dobbiamo dimenticarla presto. Brucia perché per 80’ la partita è stata combattuta ed è stata sbloccata solo da un calcio d’angolo».
In campo un atteggiamento del Napoli molto accorto, la squadra ha curato con grande attenzione la fase difensiva, mancando però i soliti guizzi in attacco. «Non siamo venuti qui per pareggiare. Sicuramente la Juve è una grandissima squadra che concede poco spazio e occasioni; noi abbiamo fatto bene il nostro lavoro difensivo e il possesso palla. Non abbiamo creato tanto, però nemmeno la Juve che è una squadra aggressiva che quando perde palla ti lascia poco tempo per costruire l’azione».
Una sconfitta che brucia, la prima del campionato. Che fa perdere la testa della classifica, ma che non cambia il modo di pensare del Napoli. «Siamo appena all’inizio, ci aspettano molte partite difficili e dobbiamo guardare avanti. Adesso siamo attesi ad altre sei: ci sarà l’Europa League poi il Chievo, dobbiamo prepararci molto bene ai prossimi impegni».
Poi il giocatore viene sollecitato sul discorso di Mazzarri e sull’idea del tecnico di un possibile stop a fine stagione. «Mazzarri lascia? La decisione è sua, ci vuole ancora tempo. Noi dobbiamo pensare solo al campionato». Hamsik si dà forza e la dà alla squadra dopo una serata che poteva essere della consacrazione. «È presto parlare di scudetto e noi possiamo uscire con la testa alta da questo stadio. La Juventus ha qualcosa di più sul fronte del gioco, ma non ha creato tante palle gol. Non ha paura di giocare, fanno girare bene il pallone. Negli ultimi venti metri, però, hanno fatto fatica».
Discorso sulle nazionali: Hamsik non cerca attenuanti. «La sosta? Non lo so in che modo ha influito. Ci sono stati tanti calciatori di Juve e Napoli impegnati. Capita, questo era il calendario».
E guarda avanti con ottimismo anche Inler. «Siamo cresciuti tanto e continueremo a farlo. La stagione è lunga, mancano ancora trenta partite. Non parliamo di scudetto ma pensiamo ad affrontare partita per partita al massimo cercando di conquistare il maggior numero di punti possibile».
Lo svizzero analizza poi più direttamente il match. «Una gara equilibrata, si è sbloccata solo su un calcio d’angolo, peccato. Si vede che abbiamo fatto più esperienza, Mazzarri sta svolgendo un gran lavoro. La nostra forza è il gruppo. Ora bisogna cominciare a concentrarsi sui prossimi appuntamenti».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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