Rooney, Gerrard, Fabregas, Ribery e finanche Messi sono dietro Hamsik. Il numero 17 del Napoli svetta nella classifica europea degli assist: con 14 è sul gradino più alto e divide il primato con Iniesta, la mente pensante di quel robot-macchina da gol chiamato Barcellona. «Sono contento, certo, ma alla fine parliamo solo di semplici numeri»: schivo e riservato come al solito, Hamsik ha commentato così la statistica del giorno sul suo sito internet.
Neppure essere diventato l’assist-man più prezioso d’Europa lo smuove più di tanto, almeno così sembrerebbe. L’ultimo suo capolavoro il servizio per Pandev nel primo tempo contro il Milan, un “no look” straordinario, ovvero palla al compagno con la testa rivolta alla parte opposta, cioè senza guardare lo svolgimento dell’azione. «Per me l’assist equivale a un gol perché alla fine non conta chi segna o chi fa segnare, è il bene della squadra che deve venire sopra ogni altra cosa», ha detto Hamsik e la sua non è una frase dettata dalla circostanza del momento. Aveva espresso lo stesso concetto anche qualche giorno fa, quando gli è stato fatto notare che ancora non è andato in doppia cifra nella classifica cannonieri come invece gli è sempre accaduto da quando indossa la casacca azzurra.
Oggi in Europa Hamsik e Iniesta sono gli specialisti dell’ultimo passaggio, e la similitudine quasi fa arrossire lo slovacco. «Essere paragonato a uno come Iniesta è eccessivo ma se i numeri dicono questo… Alla fine non saranno solo i miei assist che ci faranno andare in Champions, bisogna restare concentrati perché il secondo posto va difeso fino alla fine. Il pareggio di domenica ci consente di tenere a distanza il Milan ma vedrete che non mollerà».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
