DE SANCTIS 6 – Stronca Dossena, chiudendogli lo spazio. Poi resta a governare dall’alto d’una sicurezza inattaccabile.
CAMPAGNARO 7 – Ha l’argento vivo dentro. Contiene Brienza, chiunque gli capiti; e sulle diagonali, non viene mai meno.
BRITOS 6,5 – Talvolta delizioso, talaltra eccessivo: piccoli scarabocchi, nel contesto d’un bel compito scritto in punta di piedi.
GAMBERINI 6 – Non ha riferimenti precisi, non deve scervellarsi: alla sua età, l’esperienza è un’opzione in più.
MAGGIO 7 – Ma che bomber: tre reti a raffica nelle ultime tre gare, schizzando come tiramolla; e poi, interpretazioni a memoria dello spartito.
BEHRAMI 6,5 – L’evoluzione della sfida consente di amministrarsi e allora accelera per quel che serve, perché risparmiare energia conviene.
INLER 7,5 – Me..ra..vi..glio…so. Il gol che sogna chiunque: pum, un colpo al cuore del san Paolo. E poi, regia sontuosa.
ZUNIGA 6,5 – Impiega 45 minuti prima di lasciarsi andare. Tatticamente prossimo alla perfezione, con un’attenzione alla fase difensiva che non direste mai.
HAMSIK 7 – Lasciatevi incantare: lo stratega è lui, che sa sempre dove andare, perché legge in anticipo. O tra le linee, o da terzo offensivo, o da ispiratore: applausi, gente.
PANDEV 6 – Stavolta, che provvedano gli altri. Gli basta far da sponda, rodarsi…
L. INSIGNE (23′ st) 7 – Al gioiellino basta poco per far festa con Roberto, il fratello: il talento c’è ed in venti minuti si prende la scena.
CAVANI 6,5 – Sfiora il centesimo gol, è generoso con il Palermo e non ne calpesta la dignità con il 4-0.
MAZZARRI (all.) 7 – Il senso pratico della vita. E l’ennesima stagione capolavoro. Non insegue simpatia, ma la Lazio, Madame, (almeno) la Champions.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
