Potrebbe tagliare il traguardo delle trecento presenze in maglia azzurra proprio contro l’Inter ed al cospetto del tecnico con cui si è espresso al meglio, Walter Mazzarri. Marek Hamsik sta strizzando l’occhio a Benitez in questi giorni e conta di essere in campo al Meazza anche per superare il momento difficile.
Lo slovacco si appresta così ad entrare nella top ten dei fedelissimi in maglia azzurra. Prima di lui ci sono, infatti, solo Bruscolotti (387), Juliano (355) e Ferrario (310). Hamsik, che dopo la partenza di Paolo Cannavaro ha preso la fascia di capitano, gioca da sette anni nel Napoli ed è ben posizionato anche nella classifica dei marcatori di tutti tempi con 67 reti in campionato ed altre nove nelle coppe di cui tre in Coppa Italia e 6 nelle coppe europee.
Venne acquistato dal Brescia, grazie ad un’ intuizione di Pierpaolo Marino per cinque milioni e mezzo di euro. L’ex dg del Napoli lo scoprì quasi per caso. Era andato a spiare un altro calciatore delle rondinelle, il centrocampista Milanetto, quando restò colpito da Hamsik subentrato nei minuti finali di Brescia-Albinoleffe di serie B, anche per la somiglianza con il figlio Gianmarco.
Il primo club a fiondarsi sulle piste dello slovacco, ancora giovanissimo, fu proprio l’Inter. Mancini andò anche ad osservarlo di persona in due occasioni ma la valutazione data dal presidente Corioni scoraggiò il club neroazzurro. Successivamente fu il Milan a tentarlo ma il centrocampista di Banska Bystrica preferì restare a Napoli.
In questo campionato non ha reso secondo le aspettative. A causa di un fastidioso infortunio al piede, Hamsik è rimasto in infermeria per circa tre mesi ed al rientro ha accusato diversi problemi, soprattutto di natura tattica. Sabato scorso, dopo la gara con l’Udinese ha scritto sul proprio sito: «Peccato non aver segnato il secondo gol, probabilmente sarebbe finita con una vittoria per noi ma prima della finale di Coppa Italia abbiamo un impegno importante da onorare, quello con l’Inter» . Che potrebbe consentirgli di tagliare un traguardo storico in quanto a presenze in azzurro. In questo campionato ha realizzato sei gol e tutte nella fase iniziale. Non centra il bersaglio dalla gara casalinga con il Catania del 2 novembre 2013. Mai registrato un digiuno così lungo da quando indossa la maglia del Napoli.
Fonte: Corriere dello Sport
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