Sesto ritiro estivo con il Napoli. Per Marek è sempre come se fosse il primo giorno. Stesso entusiasmo, stessa voglia, stessa carica. Il Napoli ormai è la sua casa in tutto e per tutto. Sempre più leader, sempre più protagonista azzurro e simbolo della squadra, tanto è vero che è lui a figurare nella locandina dell’evento che a Londra pubblicizza l’Emirates Cup di inizio agosto, torneo di grande prestigio con Arsenal, Porto e Galatasaray. Lo slovacco, che ha già segnato 70 reti in maglia azzurra, lancia una nuova sfida. «Mi piacerebbe raggiungere il record di reti di Maradona, però devo segnare come ho fatto finora e non sarà facile», ha dichiarato in un’intervista a Sky. Diego ha segnato 115 gol, Cavani si stava avvicinando raggiungendo quota 104. Il numero di gol sì, la maglia no: la numero 10 di Maradona è sacra anche per Marek. «Il numero dieci non si dovrebbe toccare a Napoli», dice. Come pure non si tocca la fascia di capitano. «Penso che per la fascia sia presto». Marek non si pone limiti. «Lo scudetto? Ci proveremo». L’effetto Benitez ha travolto anche Hamsik. «Ha portato sicuramente tanto entusiasmo perché ha voglia di fare bene e sempre, quando si cambia allenatore, anche noi giocatori cambiamo un po’ la testa. Vogliamo dimostrare che valiamo».
Gerrard a Liverpool, Lampard nel Chelsea: due fuoriclasse per Benitez. Hamsik potrebbe esserlo con il Napoli, ormai è cresciuto ed è arrivato al livello dei due supercampioni inglesi. «La cosa più importante sarà il gruppo. Dobbiamo essere un buon gruppo e dare sempre il massimo in allenamento e nelle partite», la classica frenata di Marek quando si parla di lui come singolo. Un passaggio rapido sul trasferimento di Cavani al Psg, sull’addio del Matador che ha firmato per cinque anni con la squadra francese. «Che effetto mi farà vederlo con un’altra maglia? Sicuramente strano perché è stato il mio compagno per tre anni e ha fatto bene a Napoli. Ma questo è il calcio e le squadre si cambiano». Cavani già il passato. Callejon, Mertens e Rafael il presente e il futuro, i tre nuovi acquisti già in ritiro a Dimaro. «Sono ottimi acquisti. Penso che l’idea della società sia di comprare giocatori giovani e forti e loro lo sono».
Napoli ancora l’anti Juve, dopo il secondo posto dell’anno scorso quanto ancora manca per raggiungere i bianconeri? «Penso che manchi poco perché siamo arrivati secondi e quindi manca solo un posto per raggiungere lo scudetto. Ma la Juve, come noi, si è rafforzata come altre squadre e penso che sarà ancora più competitiva». Il presidente De Laurentiis ha annunciato di avere cento milioni da investire per il Napoli: chi sceglierebbe tra Higuain e Damiao? «Non lo so, Damiao non lo conosco tanto bene ma penso che la società sicuramente sta cercando un ultimo attaccante che potrebbe dare una grossa mano».
Campionato equilibrato anche perchè un po’ tutte le big si stanno muovendo sul mercato. «Tutte le squadre stanno cercando di migliorarsi, di comprare giocatori sempre più forti e sarà una serie A competitiva». Hamsik sempre più leader del Napoli, l’azzurro scelto dallo slovacco senza tentennamenti. Una scelta di vita, oltre che professionale. «Ho scelto Napoli perché mi trovo bene. In sei anni ho fatto sempre bene insieme al Napoli e ora non ho voglia di cambiare. Il Napoli è grandioso, unico al mondo, forse è per questo che mi trovo bene». Stagione nuova Marek vecchio. Cioè simbolo di garanzia. Assist e gol, la guida del Napoli, ancora più universale con Benitez, dietro le punte oppure a centrocampo. Due o più ruoli pronti per lui, la forza di Hamsik è propria questa. Sa fare tutto bene.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
