Ha il gol nel suo Dna. «Mi è sempre piaciuto farli, fin da bambino» , racconta Hamsik che con in cinque campionati con la maglia del Napoli ha già toccato quota 65 reti, così suddivise: 56 in campionato, 6 nelle competizioni europee, 3 in Coppa Italia tra cui l’ultima nella finale dell’Olimpico contro la Juve. Spiega con estrema semplicità il gol di Cagliari, quello che ha regalato ai suoi i tre punti che hanno permesso di balzare al secondo posto a due lunghezze dai bianconeri: «Mi ero proiettato in area di rigore, come uso fare spesso. Ho colpito di prima intenzione ed è andata dentro, aiutato anche da un po’ di fortuna. Purtroppo non era successo con il Milan al San Paolo in una situazione analoga. Ma mi rendo conto che è stato un gol pesante e che ci ha proiettato ai vertici della classifica». Gli piacciono le statistiche e sa che potrebbe raggiungere Canè che è quota 70: « Mi piacerebbe, magari superare anche Savoldi. Maradona? Se resto cinque o sei anni, forse, ma non sarà facile» . Intanto guarda all’obiettivo immediato: «Vorrei arrivare di nuovo in doppia cifra, sarebbe bello superare il mio record in serie A che è di dodici reti. Ma io penso alla squadra, non a me stesso. Di sicuro sarei felice di entrare nella storia di questo club che con De Laurentiis in sette anni è passato dalla serie C alla Champions ed ora è ai vertici del campionato italiano. Sono già tra i primi dieci in quanto a presenze».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
