Da un capo all’altro del mondo in un paio di settimane di viaggi e vacanze: un po’ di Messi e company, con tanto di emozioni di varia natura, qualche nuotata nell’Oceano che bacia Miami insieme con la famiglia – Gargano compreso – e con gli altri (ex) Tenori, e poi il ritorno in Slovacchia. Per l’ultima seduta intensiva di relax puro, prima di tuffarsi di nuovo nel suo mare preferito: quello azzurro più degli altri. Sì, Marek Hamsik non vede e non vuole altro. Il mercato non lo sfiora, non lo turba e non lo ammalia: in testa, pardon sulla cresta, ha solo il Napoli.
LE AMERICHE – E allora, le ultime da radio Slovacchia. O radio Marekiaro, che dir si voglia: Hamsik è reduce dalla passerella statunitense con Cavani, Lavezzi e Gargano, tutti protagonisti della grande kermesse organizzata in beneficenza da Messi per il suo compleanno, e prima ancora ha conosciuto Bogotà e la Colombia, sempre insieme con il cognato (Gargano) e con il Pocho, per la prima partita del tour benefico di Leo. Un esordio tra le stelle più brillanti del firmamento mondiale messe insieme dal fenomeno del Barcellona, reso anche più prestigioso da un gol. Alla scoperta delle Americhe, insomma: dal Sud al Nord, sempre con un pallone tra i piedi e con la famiglia al fianco.
I CAPELLI – E la cresta? Ricresce. Gradualmente torna a popolare il suo cranio rapato a zero da capitan Cannavaro per scommessa, per graditissimo fioretto diciamo, direttamente negli spogliatoi dello stadio Olimpico di Roma dopo la conquista della Coppa Italia. Tornerà alta, altissima, il modo migliore per riprendere la stagione pronta a cominciare ufficialmente il 9 luglio: per quella data Marek sarà pronto e tirato a lucido, e anzi non è escluso che addirittura possa anticipare di qualche giorno il suo rientro a Napoli insieme con Martina e con i figli Christian e Lucas, nato a gennaio a Castelvolturno.
LA BENEFICENZA – Prima di rimettersi al lavoro seriamente, però, ultimi scampoli di ferie. Impegnate, riempite da un’altra parentesi benefica questa volta organizzata, orchestrata da Hamsik in persona insieme con il suo amico e compagno di tennis, Michal Handzus, giocatore di hockey nato a Banska Bystrica, come il centrocampista, che si esibisce con i San Jose Sharks in Nhl. I due ragazzi hanno messo in piedi una manifestazione, in programma il 5 luglio a Kremincka, in Slovacchia, che culminerà con una partita di calcio: nella squadra di Marek, come lui stesso spiega sul suo sito ufficiale, dovrebbero giocare anche Gargano, Richard Lasik (centrocampista dell’Under 21 slovacca di proprietà del Brescia); Jan Kocian (ex giocatore e allenatore slovacco); e Adam Nemec (attaccante del Kaiserslautern e altro alfiere di Banska Bystrica); nella squadra di Handzus, campione pluridecorato, militeranno invece i giocatori slovacchi di hockey, tutti medaglia d’argento al Mondiale di Helsinki 2012 insieme con lui, Andrej Sekera (Buffalo Sabres); Mario Bliznak (Vancouver Canucks); Tomas Tatar (Slovakia); e Tomas Surovy (Dinamo Riga). Una parata di stelle: « L’evento si chiama Sport Stars ed è dedicato ai bambini slovacchi: il ricavato sarà interamente devoluto per l’organizzazione dei campi estivi riservati ai bimbi affetti da emofilia».
IL LEADER – Hamsik cuore d’oro. Che trascina tutti anche in patria, Gargano compreso. Un ottimo spirito, il migliore in vista della stagione che vedrà il Napoli impegnato in campionato, in Europa League e in Coppa Italia, con il fregio del trofeo sul petto. O sulla spalla, vabbè, poco importa. Conta soltanto una cosa: Marek sarà azzurro. Ancora. E forse per sempre. Chissà.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
