Ci sono calciatori che evidentemente provano più gusto a far gol alla stessa squadra. Hamsik è uno di questi. Con la Juve (ma anche con il Palermo) è andato a bersaglio ben cinque volte, quattro in campionato e una in Coppa Italia. Sicuramente si tratta di un avversario che lo eccita un maniera particolare. Le cinque reti realizzate dallo slovacco ai bianconeri sono state messe a segno indifferentemente sia al San Paolo che a Torino.
Glielo dicevano al ristorante, al supermercato, nei bar. Hamsik capì subito che c’era tanta voglia di rivalsa.
Un pò come era successo con tutti coloro che lo avevano preceduto nel Napoli. Una sorta di lavaggio del cervello. Capitò la stessa cosa con Krol, Maradona, Careca, Fonseca, fino ad arrivare a Gargano e Lavezzi. Normale che gli stranieri si adeguassero a quelle che erano le aspirazioni della tifoseria. Logico che avvertissero la sfida con la Juve in maniera particolare ed in campo lanciassero il cuore oltre l’ostacolo.
IL BIS – Puntualmente però il Napoli capitolava a Torino. Due sconfitte di misura ed entrambe brucianti. Ma con l’avvento di Mazzarri, ecco la svolta. La quarta gara con il nuovo tecnico in panchino si gioca in casa della Juve. Il Napoli è reduce da due vittorie (di cui una Firenze) ed un pari con il Milan strappato in pieno recupero. Mazzarri parte con Hamsik e Lavezzi alle spalle di Denis. E dopo essere andato sotto di due gol, toglie Campagnaro per Dàtolo e più tardi, anche Denis per Quagliarella. Ed il Napoli rimonta con una doppietta straordinaria di Hamsik e tris di Dàtolo. Alla fine di quel match, De Laurentiis dirà:«Mazzarri vale dieci Mourinho». Vittoria anche al ritorno (3 a 1 di giovedì sera) e di nuovo lo slovacco nel tabellino dei marcatori. Hamsik si è ripetuto anche lo scorso campionato aprendo le marcature di quel tre a tre da cui la Juve preso lo slancio per vincere lo scudetto.
COPPA ITALIA – Ma la rete che il capitano della nazionale slovacca, impegnata martedì con la Grecia a Bratislava, ricorderà di più è sicuramente quella del 2 a 0 dell’Olimpico di Roma che decretò la conquista della Coppa Italia infliggendo l’unica sconfitta dei bianconeri della gestione-Conte. Ora Hamsik, gasato per il rigore trasformato con la sua nazionale e dalla rete segnata all’Udinese, spaventa la Vecchia Signora quanto Cavani e Pandev.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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