Marek Hamsik ha, tra gli altri, un grande pregio. E non si tratta dell’acconciatura. Lo slovacco è un leader silenzioso, che sa mettere la faccia quando il Napoli va male e fare pure un passo indietro quando ci sono i riflettori accesi. E’ giovane ma è un capitano esperto e navigato, perché così deve fare un leader. Altro che armiamoci e partite. E’ in prima linea quando le cose si mettono male, toglie l’elmo e lascia i gladiatori festanti quando la battaglia sportiva volge in positivo. Ieri un gol, in una stagione dove non ha mai nascosto la sua delusione, terzo stagionale, gioia che non arrivava in campionato da tanto e troppo tempo. Forse Raiola sbaglia quando dice che “si è seduto, l’ambiente si è saturato, non ha più stimoli”. Hamsik sta vivendo solo una stagione difficile ma non s’è mai nascosto, mai seduto. Ha preso le critiche in faccia ed ora che tornano gli allori sì che si siede, guardando il sorriso dei suoi. Da capitano vero, con questo grande pregio. Che non è certo la cresta.
fonte: tmw
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