Marek Hamsik supporta il Quartograd. Non una società qualsiasi ma un progetto di calcio popolare con idee politiche orientate a sinistra, e attivo nel territorio flegreo da cinque anni. «Il capitano del Napoli ci ha conosciuto grazie al suo barbiere personale Costantino Intemerato che gli ha parlato di noi – spiega Davide Secone, presidente del club quartese -. È stato molto felice di supportare il nostro progetto e ha sottoscritto una quota dell’azionariato popolare. Gli abbiamo rilasciato la tessera quale socio del nostro sodalizio. Ci auguriamo che in futuro venga anche ad assistere ad una partita allo stadio Giarrusso». Intanto,nelle prossime settimane a supporto di questo connubio l’artista napoletano Jorit realizzerà su una facciata di un palazzo della cittadina flegrea un murales raffigurante lo slovacco. Il Quartograd disputa il torneo di Promozione nel girone B, dopo aver vinto tre campionati, partendo dalla Terza Categoria. Tra le sue fila c’è anche Diego Armando Maradona junior. «Diego ha sposato il progetto – continua Secone -. Qui nessuno percepisce stipendi, il nostro è un calcio antifascista e antirazzista. Io ricopro simbolicamente la figura del presidente ma nella nostra società ognuno ha gli stessi diritti degli altri: alla pari calciatori, dirigenti,magazzinieri».Ogni settimana tifosi e dirigentisi siedono attorno ad un tavolo e decidono le linee programmatiche. Questo ha consentito in cinque anni al Quartograd di aggregare oltre cinquecento quote di azionariato popolare. «Abbiamo supporti dal Belgio, Olanda e Francia – afferma Secone – e sviluppato rapporti con altre realtà a livello nazionale che hanno il nostro stesso obiettivo».Negli ultimi mesi il Quartograd ha subito attacchi intimidatori allo stadio Giarrusso.«Hanno rubato i cavi dell’impianto di illuminazione e rotto le panchine che avevamo ripristinato a nostre spese–afferma il presidente -. Ma questo non ci fermerà, noi andiamo avanti per la nostra strada». Una realtà attiva da anni nelle lotte sociali che fa del radicamento territoriale la propria forza.Cineforum, tornei di calcio delle scuole, doposcuola con i ragazzi migranti, presentazioni di libri.«Il nostro progetto futuro è costruire un settore giovanile in cui ogni iscritto verserà la quota secondo le possibilità della famiglia», conclude Secone.
Fonte: Il Mattino
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