Deja-vu. Il teatrino della ‘marionetta’ Marek Hamsik orchestrato dal ‘burattinaio’ Mino Raiola sa tanto di qualcosa già visto. Dopo i mal di pancia di Ibrahimovic, scappato dall’Inter al Barcellona per poi tornare un anno dopo a Milano questa volta sulla sponda rossonera, adesso tocca al centrocampista slovacco adottare la stessa strategia per cambiare squadra aumentando il proprio stipendio. Il finale della storiella sembra già scritto e, De Laurentiis permettendo, entro fine agosto Hamsik sarà accontentato e vestirà la maglia del Milan.
Ma la sensazione di deja-vu non finisce qui. Bisogna tornare indietro nel tempo fino all’estate scorsa, quando il Napoli cedette Quagliarella alla Juve e lo rimpiazzò con Cavani, poi protagonista di una stagione eccezionale. La storia potrebbe ripetersi quest’anno, anche se non sarà facile trovare un degno erede di Hamsik. Il club partenopeo è vigile sul mercato italiano: dopo aver effettuato un tentativo a vuoto per inserirsi nella corsa ad Alexis Sanchez dell’Udinese, il ds Bigon si è messo al lavoro per centrare il colpo Pastore. Ma stavolta, per convincere Zamparini, serviranno più dei 16 milioni di euro pagabili in quattro anni sborsati per Cavani.
Ovviamente il dicorso cambia se al posto di Hamsik dovesse arrivare solo il giovane argentino Lamela, sembra un frutto ancora troppo acerbo per non far rimpiangere lo slovacco sulla cresta dell’onda. Idem per Cassano, ‘troppo attaccante’, che rischierebbe di pestarsi i piedi col Pocho Lavezzi.
Fonte: calciomercato.com
La Redazione
A.F.
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