Neanche il cappellino da baseball bianco, griffato con il suo numero 17, riesce ad abbassare la cresta di Marek Hamsik. La schiaccia e la nasconde – «perché senza gel è brutta!» -, però anche dopo la partita con il Pescara resta alta. Molto alta: ancora un graffio, ancora un passaggio illuminato e una prestazione molto positiva. Gol e assist. Cresce il Napoli, cresce lo slovacco-trequartista. Un trequartista moderno che preferisce badare al sodo più che danzare con il pallone, come imporrebbe l’accezione più romantica del ruolo, e che soprattutto si conferma arma micidiale. Bello il giochetto in area con cui ha realizzato il 2-0, seconda rete consecutiva in sette giorni, stimolante il messaggio a distanza spedito all’Inter: «Sarà una grande sfida. Con un’altra squadra che lotta per lo scudetto». Un’altra: come il Napoli.
IN FAMIGLIA – E allora, dopo la partita-aperitivo di ieri con il Pescara, domenica prossima cena a Milano. Gran gala a San Siro, luci e abbracci: «Sarà curioso giocare contro Gargano. Diciamo che è una sfida in famiglia». Certo, considerando che l’uruguaiano ceduto in prestito all’Inter è sposato con Michaela Hamsikova detta Miska, cioè la sorella di Marek. Cognati coltelli? «No, abbiamo un rapporto speciale. E Walter, come anche Lavezzi che sento spesso, ha nostalgia di Napoli: è normale, avendo trascorso cinque anni bellissimi».
SFIDA AL VERTICE – Siparietto romantico e poi giù di sciabola: perché la partita del Meazza varrà tanto, tantissimo, considerando che gli azzurri sono al secondo posto a due punti dalla Juve capolista, e la squadra di Stramaccioni, a sua volta, è terza a due passi dagli azzurri. Un bell’intreccio: «Non sarà facile, anzi, però dobbiamo crederci: è una partita di vertice, di alta classifica, importante ma non decisiva, con un’altra squadra che lotta per lo scudetto. Dovremo preparala bene, con grande attenzione e applicazione. Come e più di sempre». Mixare, shakerare e poi catapultarsi sul prato di San Siro: è indubbio che il risultato rafforzerà l’etichetta di vera anti-Juve; di primo sfidante del campione in carica. A proposito: per ora è il Napoli, no? «E’ ancora presto per dirlo, il campionato è molto lungo, e ci sono anche altre squadre che aspirano alla vetta della classifica. Bisogna attendere e considerare tutti. Noi, comunque, ci tenevamo molto a tenere il passo dei bianconeri dopo la vittoria nel derby con il Torino. A restare in scia. Per fortuna ci siamo riusciti». Con una bella cinquina.
GOL E ASSIST – La squadra marcia a ritmi sostenuti e Hamsik detta il passo con Cavani: sono 6 i gol realizzati finora; 6 più la settima macchia della rete con la Fiorentina in condominio con Borja Valero. Con quello di ieri, sono 56 i gol segnati da Marek in campionato con la maglia azzurra sin dal 2007; 65 in totale considerando anche le coppe. Media altissima per un centrocampista. E nel mirino ci sono i due record personali di 12 centri in campionato (2009-2010) e 13 complessivi stagionali (2010-2011): «Sono tanti finora, è un buon segno credo». Si direbbe. «Spero di continuare così e di arrivare in doppia cifra. Quest’anno, comunque, mi sto divertendo, faccio anche tanti assist: giocando dietro le punte ho più libertà di movimento, mi auguro di continuare». Anche la squadra si diverte: «Dodici punti più dell’anno scorso sono un altro buon segno, ma dobbiamo stare attenti a non abbassare mai i ritmi, e a giocare come nel secondo tempo con il Pescara». Club del suo amico Weiss: «Scommetto su di lui». Napoli, invece, punta su Hamsik.
A.S.