Mister Marek goleador a doppia cifra, mister Marek re europeo degli assist, ma poi anche leader. E non finisce qui, perché mister Marek (in napoletano, ma in milanese mister-X) ora è persino matematico. Ecco questa nuova versione sul suo sito, all’indomani del match che ha visto alla fine trionfare il Napoli sul Siena, dopo la festa; che ha visto Hamsik affondare gli avversari a nemmeno mezzora dal suo ingresso (rilevando Calaiò). Con uno scatto da rapace ed un delizioso “cucchiaino”: roba da leccarsi baffi, roba rara ma non più per uno come lui. Che ne ha fatte tante altre di queste e ne farà ancora, e ancora.
LA ROMA – «Il nostro campionato finisce a Roma. Se dovessimo vincere anche lì, con qui tre punti potremmo superare il Napoli di Maradona, quello del secondo scudetto, stagione 1989/90. Sarebbe impressionante, sarebbe come scrivere la storia del Club» ecco quel pensiero tradotto in parole (sul suo sito) che si sposa con quell’aritmetica che, mai come in questo caso, non ha niente dell’opinione, ma è una vera e propria consapevolezza. Ma pure vanto. Per lui e per tutti, con una risultante ben precisa, quella che cioè travalica il Napoli dei record di maradoniana memoria. Stagione 1989/90, Diego & (già) premiata ditta, con Bigon condottiero, fecero 34 incontri, di cui 21 vittorie, 9 pareggi e 4 sconfitte. Il che equivalse al secondo scudetto della storia azzurra (davanti a Milan, Inter e Juve nell’ordine), con 57 gol fatti, 31 subiti e 51 punti in totale (zero in media inglese). Tutte queste cifre stanno a dire però che, se alle vittorie venissero assegnati i tre punti attuali, da 51 si passerebbe a 72. Ma il Napoli adesso ha 78 punti e tre incontri in più di allora (ci si fermò a 34 poiché le squadre erano 18) ed una partita ancora da disputare. Il paragone perciò non si potrebbe fare, a meno che non si andasse a valutare la media. Allora sì. Espugnando domenica l’Olimpico, gli azzurri si porterebbero a quota 81 che, diviso 38 incontri, farebbe 2,13 punti a match. Mentre quel Napoli lì si fermò a quota 2,11. Ecco spiegato il sorpasso. Ecco spiegato anche quell’Hamsik cui niente sfugge, nemmeno il minimo dettaglio.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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