Via, si parte. E’ cominciata ufficialmente questa mattina alle ore 11,00 allo Stadio Friuli la nuova stagione bianconera. Giocatori e staff si sono ritrovati per partire alla volta del ritiro estivo di Arta Terme. Negli occhi ci sono ancora le immagini della notte del 22 maggio quando il pareggio contro il Milan sancì il quarto posto finale della formazione di Guidolin, ma nella mente, come sottolinea lo stesso tecnico bianconero, non c’è più posto per i ricordi. O almeno, per quelli c’è una stanza a parte. Ora bisogna ripartire da zero.
“Dobbiamo scordarci lo scorso campionato. Abbiamo centrato un risultato straordinario, forse irripetibile e abbiamo battuto qualsiasi record. Dovremo lavorare di più, soffrire di più, sudare di più. Questa squadra ha già avuto esperienze poco positive in passato lasciandosi coccolare troppo dai complimenti. Ci conosciamo, sappiamo cosa vuol dire voltare pagina e siamo consci che ci aspetta una stagione ricca di insidie. Non ci mancherà di certo l’umiltà”.
Numerosi giocatori bianconeri sono al centro di voci di mercato.
“La mia società sa lavorare bene e continuerà su questa strada. Proveremo ad essere competitivi per portare avanti il progetto Udinese proseguendo nel solco tracciato. Se andranno via giocatori importanti, arriveranno dei giovani che cercheremo di valorizzare”.
Nelle prossime ore si decide il destino di Inler. E se restasse a Udine?
“Da un lato sono contento che i nostri uomini siano seguiti da squadre importanti, dall’altro mi piacerebbe che restassero in Friuli. In un modo o nell’altro sarò felice. Indubbiamente Gokhan è un bravissimo ragazzo e un amico. Mi ha sempre tenuto informato sulla sua situazione personale. Ho l’impressione che sarà difficile trattenere lo svizzero, Sanchez e Zapata. Ad ogni modo la squadra sarà definita in tempi brevi”.
Ci saranno modifiche dal punto di vista tattico?
“Dovremo conoscerci, guardarci e provare insieme nuove soluzioni. Giocheremo tante amichevoli in vista del preliminare, avremo la possibilità di sviluppare sistemi di gioco diversi e di mettere alla prova i nuovi arrivati”.
Da chi di questi ultimi si attende qualcosa di più?
“Non li conosco. Li voglio vedere sul terreno di gioco. Voglio costruire un gruppo competitivo in tutti i ruoli”.
Quanto può influenzare la Copa America nella preparazione dell’Udinese?
“Speriamo che i nostri vadano avanti il più possibile in questa competizione. Al termine della rassegna li aspetta un breve periodo di vacanza prima di riprendere a lavorare con noi”.
La Redazione
A.S.
Fonte: udinese.it
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