Il malore patito alla vigilia della gara contro l‘Arsenal aveva preoccupato un po’ tutti. Per fortuna nulla di grave per Francesco Guidolin che adesso è pronto a tornare in sella. “Ho parlato con i giocatori” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport – “partecipato a una riunione e svolto alcune pratiche in ufficio. Ho vissuto una giornata da manager in stile inglese, ma io continuo a preferire il campo. I medici mi hanno consigliato una ripartenza soft. Non so se andrò in panchina con il Bournemouth, deciderò all’ultimo momento, ma la prossima settimana si tornerà alla normalità”. In Italia, intanto, regge ancora il duello tra Juventus e Napoli, anche se i bianconeri sembrano inarrestabili: “La Juventus non è mai sazia. Se vince diciotto gare su diciannove, ha compiuto un’impresa leggendaria. Il segreto? La grandezza dei campioni. Sia negli sport individuali, sia in quelli di squadra, servono uomini eccezionali per avere la forza di chiudere una pagina e riaprirne immediatamente un’altra. Vincere è difficile. Rivincere ancora di più. Bisogna avere la capacità di moltiplicare le motivazioni. La Juventus sotto quest’aspetto è eccezionale”
Le parole del capitano hanno dato la carica: “Mi colpirono le dichiarazioni di Buffon dopo la sconfitta di Sassuolo. E se hanno fatto effetto a me a distanza, immagino quale scossa possa aver dato allo spogliatoio. Buffon è un vero leader. La Juve, per la sua forza e per i punti di vantaggio. Ma il Napoli è incollato alla sua ruota e può approfittare di una distrazione per piazzare la pedalata vincente. Per me si decide tutto negli ultimi cento metri“. Roma non del tutto tagliata fuori dal discorso scudetto secondo Guidolin: “È staccata, ma può ancora recuperare e infastidire la coppia in fuga. Spalletti sta lavorando benissimo. Non si vincono sette gare di fila per caso. Volata Champions? È un duello Roma-Fiorentina“. L’Inter occupa, sempre secondo l’allenatore veneto, la posizione che merita: “È staccata e la classifica esprime a mio avviso i reali valori di gioco. Roma e Fiorentina meritano di più. La serie degli uno a zero aveva insospettito su alcune difficoltà di gioco dell’Inter, ora c’è la conferma”. Inevitabile un cenno alla situazione del Palermo: “Visto da lontano è ancora peggio di quello che si può percepire da vicino. Anche in Inghilterra il mestiere dell’allenatore non è facile, ma l’aria è completamente diversa. I manager vengono rispettati e nessuno s’intromette nel suo lavoro. In Italia va sempre peggio”.
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