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Guido Trombetti: “Sono un tifoso d’altri tempi…”

Quando uno dice mi sento vecchio! Questa è la sensazione che provo cercando di leggiucchiare qui e lì le notizie sulla campagna acquisti. Fatico a capire. Ad orientarmi.
E forse la verità è tutta lì. Gli appassionati come me hanno fatto il loro tempo. Che poi era il tempo dei filoni a scuolaDei campetti di terra battutaDel superflex che volava via come un aquiloneDel gioco del pacchero per vincere pacchetti di figurine.
In effetti me ne rendo conto. Sono un tifoso d’altri tempi. Di quelli cresciuti con la campagna acquisti fatta al Gallia. Celebre albergo milanese. Di quelli svezzati con poche e chiare notizie. Quando a mezzanotte di un dato giorno di luglio scattava ilrien ne va plus. I giochi erano tutti fatti. Chi aveva comprato aveva comprato. Chi si era trasferito si era trasferito. E nulla si poteva più muovere fino all’anno successivo. I nomi dei calciatori oggetto di compravendita erano ben noti. Italiani o stranieri che fossero. Le squadre avevano le loro bandiere. Rivera, Mazzola, Juliano … E le bandiere erano inamovibili. Mai neanche soltanto sfiorate da una ipotesi di trasferimento.
Oggi tutto è cambiato. Tutto è sempre in movimento. Istante per istante. Chiunque può in ogni momento andare dovunque. Non è una situazione migliore né peggiore del passato. E’ semplicemente diversa. Se ci sei nato dentro la capisci. Altrimenti fai fatica.
L’album Panini ormai non riesce più a seguire gli eventi. Per quanto tardi possa uscire c’è sempre un giocatore cha appare con la casacca sbagliata.
Ha il gusto del passato. Come la vecchia cara Olivetti Lettera 33 . Forse bisognerebbe farne una versione online dell’album dei calciatori. Aggiornabile istante per istante. Vendendo in rete figurine elettroniche. Chi sa! Forse ci hanno già pensato. Magari esiste già e sono rimasto soltanto io a non esserne informato.
La cosa che mi colpisce molto oggi è il tourbillon di nomi in giro. Una girandola pirotecnica. La maggior parte non ho idea di chi sia. Cognomi sconosciuti e spesso astrusi. Difficilissimi da pronunciare. Almeno per me. Leggo i commenti. Di giornalisti e tifosi. E scopro che a non conoscerli, questi giocatori, sono soltanto io. Tutti ne parlano. Li elogiano o li criticano. Li collocano in questo o quel ruolo. In questo o quel modulo. Ha sempre giocato sulla fascia destra, non è adatto al 4-4-2 ….
Insomma mi sento escluso dal dibattito. Come accadeva quaranta o cinquant’anni fa a chi non aveva letto l’ultimo saggio di Bobbio o di Asor Rosa.

Fonte: Il Napolista.it

La Redazione

M.V.

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