La difesa. Il grande imputato. Nove goal in tre partite. Sembra che tutti i problemi del Napoli nascano lì. Eppure pensiamoci un attimo. Partiamo dalle reti incassate contro il Chelsea.
La prima è un numero di Drogba. Grande attaccante. So bene che in teoria la partita perfetta finisce zero a zero. E che dietro ogni goal c’è un qualche errore. Ma a me è sembrato più un numero dell’attaccante che uno sbaglio difensivo. Credo che quel guizzo da fuoriclasse avrebbe steso qualunque difensore italiano.
La seconda rete è di Terry. Il difensore arrivava da dietro ed ha anticipato Aronica. Su questo goal il difensore poteva certamente fare molto di più.
La terza rete su rigore. Francamente l’unico commento è che quello di Dossena non può essere classificato come un errore di reparto o di un singolo. Ma come un momento di schizofrenia.
La quarta rete di Ivanovic. A guardare attentamente le immagini risulta chiaro che è Inler a non marcare il difensore inglese. E cioè il centrocampista ha fatto malissimo la fase difensiva. Ma, ad onor del vero, nei supplementari classicamente schemi e marcature saltano. A quel punto la partita è una tombola.
Passiamo ai due goal di Udine.
In entrambe le reti il protagonista è Pinzi. Un centrocampista.
Ad Udine in particolare c’è stato un problema di assetto complessivo. L’Udinese gioca con una punta fissa. E sei persone in mezzo al campo che si inseriscono a turno. In questa situazione i tre centrali restano senza punti di riferimento. Ed infilarli con inserimenti rapidi è un gioco da ragazzi. Forse era meglio giocare a quattro? Non so. Certamente con i se e con i ma non si fa la storia.
Dove voglio arrivare? Certamente i difensori del Napoli non sono fuoriclasse. E la società dovrà provvedere a rinforzare il reparto. Basta pensare, ad esempio, che il Napoli ha pochi saltatori lì dietro. Ed a Londra si è visto quanto grande sia il problema. Già quest’anno tecnico e società avevano individuato il problema. Se è vero, come è vero, che avevano preso Britos. Ma poi il mellone è uscito bianco … Tutti sanno però che il rendimento di una difesa dipende moltissimo dal lavoro di copertura che fa il centrocampo. E quindi dall’organizzazione complessiva del gioco difensivo. Che non si risolve semplicemente scegliendo di giocare a tre o a quattro. Senza un adeguato filtro a centrocampo anche i migliori difensori del mondo ballano come Carla Fracci.
Fonte: Il Napolista.it
La Redazione
M.V.
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