Conosciamo meglio il Carpi, avversario del Napoli qui a Dimaro. La partita comincia alle 17.00 e il collega Enrico Gualtieri ci parla un po’ di questa bella realtà che è il Carpi, formazione neopromossa in Serie B dopoi la finale playoff con il Lecce, che fece imbestialire i tifosi salentini. Ecco l’intervista:
Antonio parlaci un po’ di questo miracolo sportivo chiamato Carpi, neopromosso in Serie B al termine di una stagione esaltante.
“Il vero segreto del Carpi è Cristiano Giuntoli, DS competente e vero padrone dell’area tecnica. Questi sono i migliori dei 104 anni, abbiamo raggiunto la Serie B per la storica prima volta dopo oltre un secolo. Il sogno Serie B è fallito tre volte: dopo la guerra, nel ’97 e lo scorso anno. A Lecce abbiamo compiuto un’impresa memorabile, ci sono state grandi feste ed entusiasmo, per quest’anno l’obiettivo è una salvezza tranquilla, vogliamo valorizzare i giovani, nessun under 25 è in prestito, il Carpi non vuole essere la succursale di nessuno. Vogliamo salvarci giocando bene”
Che prospettive ci sono per la B, chi sono i migliori giocatori della squadra?
“Quest’anno abbiamo cambiato allenatore, c’è Stefano Vecchi, il miglior allenatore della Lega Pro. E’ bergamasco, ha nel DNA il successo e ha scritto la storia di Trezzo D’Adda portando la squadra dalla D alla C1 ed il Sud Tirol vicino alla Serie B. Doveva arrivare due anni fa, poi andò alla Spal, ha il profilo disegnato dal sarto per questa società che punta sui giovani e sul riscatto di alcuni giocatori. Pesoli è stato l’acquisto migliore, ha fame e motivazioni, sarà la guida della difesa e dello spogliatoio. Accanto a lui ci sarà Romagnoli, che ha vinto la B a Pescara, poi è arrivato Bertoni, playmaker fortemente voluto da Vecchi, prelevato dal SudTirol. C’è anche un napoletano di Scampia, Letizia, terzino alla Dani Alves; questo è l’anno in cui decide cosa fare da grande, lui è il simbolo della squadra, è stato pescato dall’Aversa Normanna e per lui è strata rifiutata un’offerta di un milione di euro dal Chievo. La squadra sarà completata a Ferragosto, la fetta di mercato dei migliori di B si apre in quel periodo”
Carpi e Sassuolo sono vicine. E se il Carpi seguisse le orme dei neroverdi?
“Questa è un’ambizione neanche troppo celata di Bonacini, AD del Carpi, uomo ricco e ambizioso, che ha accumulato competenze ed esperienza. Era dato partente da Carpi, ma è rimasto, c’è un progetto triennale sulla B, dobbiamo provarci entro tre anni per la Serie A. Il Sassuolo ha un profilo diverso, il nostro è un miracolo costruito dal DS e dalle sue grandi intuizioni, che ha invetito e patrimonializzato su quei giocatori abbandonati. A Carpi non vedremo mai uno Zampagna, un Salvetti, ma una squadra interessante che deve salvarsi e che vuole ancore stupire, con mentalità vincente e sorprendente”
Dal nostro inviato a Dimaro, Dario Gambardella.
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