È un pareggio che ha il sapore della vittoria, che consente al Napoli di blindare il secondo posto e di tenere a distanza di sicurezza il Milan a sei giornate dalla fine e con un calendario che favorisce il Napoli, visto che i rossoneri già domenica prossima dovranno affrontare la Juventus. Eppure Mazzarri non è che sia proprio l’immagine della felicità nelle interviste del dopo partita: «Speravo di vincere questa partita quando siamo stati in superiorità numerica. Per come si era messo il match abbiamo avuto diverse occasioni per vincerla e avremmo dovuto cogliere al volo l’occasione per farlo. Però ho ritrovato il gioco che piace a me: dobbiamo tenere la guardia ancora molto alta da qui alla fine della stagione».
Una squadra che ha giocato a petto in fuori nella Scala del calcio, senza timori reverenziali nei confronti di un Milan che aveva solo la vittoria come risultato utile. «È vero, ho ritrovato grandi soddisfazioni anche se all’inizio della ripresa ci siamo un po’ smarriti. Ma non sento ancora la musichetta della Champions. Però i miei ragazzi hanno fatto quattro anni straordinari». Poi fa il verso al grande Trap. «Come dice lui? Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. Mancano ancora tante partite: io penso e ripenso all’occasione d’oro gettata al vento da Cavani, quella col pallonetto: abbiamo speso tante energie ma dopo il cazzotto preso, abbiamo iniziato a giocare come piace a me».
Spiega i cambi: «Hamsik ha iniziato a soffrire i primi caldi e mi ha chiesto il cambio: ho schierato insieme Calaiò e Cavani, le due torri, per cercare di portare a casa i tre punti ma non ci siamo riusciti. Dobbiamo essere più cinici». Il tecnico ammette che si poteva gettare nella mischia Inler per dare più ordine alla manovra del Napoli, ma alla fine ha scelto per un attaccante in più sperando di trovare il gol.
Mazzarri, poi, condivide le parole di Behrami che ha parlato di approccio sbagliato. «Sono d’accordo. Non è ancora fatta per il secondo posto – ha spiegato l’allenatore ai microfoni di Sky Sport – serve ancora lavorare fino al termine della stagione. Ci sono sei gare a disposizione, dobbiamo alzare la guardia. Non sono contento del risultato, dopo il pari abbiamo disputato una grande gara e avremmo meritato qualcosa in più. Speravo di vincere».
Non gli va di parlare né del futuro suo né di quello di Cavani. «Ora voglio pensare solo al finale di stagione. Sono felice per il gioco della squadra, i miei ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario». Però…c’è un però. Un pelino nell’uovo: «Sì, lo ammetto, l’approccio alla gara col Milan è stato sbagliato. Anche a Torino abbiamo giocato male in avvio, in trasferta usciamo spesso contratti dallo spogliatoio. Mi sono arrabbiato per l’inizio della gara contro il Milan, purtroppo paghiamo questi errori».
Napoli da scudetto nella prossima stagione? «Quest’anno abbiamo collezionato 15 punti in più della scorsa stagione, la Juve ha fatto sei punti in più dell’ultimo campionato. Ora non è il momento giusto per valutare cosa manca rispetto alla Juve: a gennaio abbiamo preso Armero, che finora ha fatto bene e si sta integrando benissimo, tenendo conto che viene dall’Udinese e che ha bisogno di un po’ di tempo per dimostrare il suo valore». Poi esalta Zuniga: «Lo facevo giocare a sinistra e lo fischiavano. Ora è uno dei migliori esterni d’Europa. Giocatore fondamentale».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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