Parola di Ciccio Graziani:“Il Napoli? È arrabbiato, deluso ma è più forte. Tecnicamente più forte del Toro, dunque...” , superbomber campione del mondo con la Nazionale di Bearzot ai Mondiali di Spagna 1982. 122 gol nelle otto stagioni giocate con il Torino, gli anni che videro Graziani e Paolo Pulici i «Gemelli del gol» granata sbancare i campi di tutta Italia e vincere anche lo scudetto ’75-’76. Gol a grappoli i suoi, segnati anche con le maglie della Fiorentina, della Roma e dell’Udinese prima di intraprendere la carriera di allenatore e di commentatore tv.
Allora, Graziani, per chi è il pronostico di Napoli-Torino?
«La partita difficile tocca al Torino. Anche se fuori casa non ha ancora perso e si difende molto bene. Ha giocato bene anche contro la Lazio».
Ed il Napoli cosa deve fare oggi?
«Il Napoli sulla carta è tecnicamente superiore e poi è arrabbiato e deluso per le sconfitte con Juve e Atalanta che pesano molto a livello di classifica. Poi c’è Cavani, che è l’arma in più del Napoli e che mi porta a dare favoriti gli azzurri nel pronostico: sono tecnicamente più forti».
Con Pandev coppia d’attacco stellare e poi c’è Insigne.
«Certo, ma qui serve una premessa».
Dica Graziani.
«Andiamoci calmi con i giovani. Non devono avere responsabilità, non si può essere fenomeni al primo campionato in A».
Che cosa vuol dire?
«Insigne e Vargas sono troppo giovani per avere grosse responsabilità. Vargas, anzi, doveva essere mandato a giocare fuori. Ed il Napoli doveva puntare come sostituto dei due su un attaccante di buon livello. Floccari, Pazzini potevano essere una buona alternativa».
Però si è fatta, almeno finora, un’altra scelta.
«Dai due giovani non si deve pretendere la luna. Certo Insigne può diventare un’arma in più ma non gli si devono chiedere cose esagerate. Serve l’alternativa a Cavani. Pandev non gradisce operare da prima punta».
Il Napoli può essere protagonista al vertice?
«Avevo detto che il Napoli poteva essere il primo sfidante della Juventus. A Torino, fino al 75’, la gara con i bianconeri era in equilibrio. Ora non si deve esagerare con la critica: il Napoli in difesa e a centrocampo ha buonissime scelte e può giocare un ruolo importantissimo ma a con Cavani sempre in campo».
Ma con il Chievo ha fatto bene anche senza Matador.
«Aspettiamo gennaio. Secondo me il Napoli deve prendere sul mercato una punta importate di buon livello».
E oggi Mazzarri come deve giocarsi la sfida?
«Mazzarri si è sempre dimostrato molto bravo. Deve puntare sulla rabbia, sull’orgoglio dei suoi, la sua squadra deve fare quadrato. Walter deve fare quello che ha sempre fatto, la società è sana, la squadra in crescendo il pubblico eccezionale. Il Napoli sarà protagonista».
Intanto sale l’allarme razzismo verso i tifosi azzurri.
«Una malattia inguaribile è l’ignoranza, la stupidità, la superficialità della gente. Non ci sono due Italie, Sud e Nord, le persone non si possono etichettare come in quell’intervista su Raitre: impensabile. Per l’ignoranza non ci sono medicine. Serve soltanto un po’ di serenità: il campanilismo è un’altra cosa, gli sfottò ci stanno bene ma non devono sfociare in altro».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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