Franco Causio e Ciccio Graziani, campioni del mondo nel 1982, sono intervenuti a Radio Kiss Kiss per celebrare il trentennale del successo spagnolo. Parte Graziani: “Eravamo certi che potevamo raggiungere il nostro sogno per quanto consapevoli che la Germania era troppo forte perchè potessimo avere certezze di vittoria. In quell’Italia uno come Causio era in panchina. In finale, alla fine del primo tempo – dopo il rigore sbagliato – tutti erano convinti che la partita poteva essere portata a casa. Voglio ricordare Gaetano (Scirea, ndr) e Bearzot”. Questo invece il ricordo di Causio: “Non pensavamo alla forza dei tedeschi, avevamo superato Brasile e Argentina, nessuno poteva fermarci. Nemmeno i tedeschi. In finale, quando Cabrini sbagliò il rigore ci disse che avremmo vinto lo stesso. E così fu, c’era troppa voglia di far felice una nazione intera. Voglio anch’io ricordare Bearzot e Scirea. In particolare, mi è dispiaciuto che durante l’europeo di Polonia ed Ucraina, nessun esponente dell’Italia ha portato un fiore laddove è venuto a mancare Scirea per una tragica fatalità (Babsk, Polonia, ndr)”.
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