“Dopo il campionato europeo Spalletti si è preoccupato di sistemare la squadra” mentre “io mi sono concentrato nel tracciare un percorso di politica sportiva che sembrava quasi impossibile, poi concretizzatosi nella modifica dello statuto federale avvenuta nell’assemblea di inizio novembre. È lì che abbiamo gettato le basi per ritrovare serenità e compattezza su una visione comune di sviluppo del calcio italiano”. Così Gabriele Gravina, presidente della Figc, in un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno. Nel prossimo quadriennio, spiega, “vogliamo proseguire nel percorso di rendere stabile e sostenibile il calcio professionistico e consolidare il grande lavoro che si sta facendo nei vivai italiani, perché i giovani rappresentano il futuro di questo sport”. Capitolo Europei 2032: l’Italia dovrà indicare all’Uefa cinque stadi per le partite. “Sono fiducioso, anche se dobbiamo accelerare”, sottolinea Gravina, “siamo a buon punto. Ciò non toglie che sul tema degli impianti servirebbe un impulso deciso da parte del governo e del Parlamento per snellire la burocrazia e facilitare il finanziamento di nuove strutture o di opere di rinnovamento. È uno dei temi che ho inserito nel programma e anche uno dei più urgenti”.
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