Undici mesi dopo Gianluca «Giandu» Grava è tornato. La sua splendida favola in azzurro si era fermata il 15 gennaio scorso: scontro violento quanto fortuito con Llaijc con la Fiorentina. Uscì tra gli applausi, diagnosi impietosa: lesione del legamento crociato del ginocchio sinistro. Fu operato dal professor Mariani a Roma. Inizia così la faticosa riabilitazione: Grava, uno dei pionieri del Napoli di De Laurentiis (fu acquistato a dicembre del 2004, prima stagione in serie C), recupera in tempi record. In tre mesi e mezzo torna disponibile e va in panchina nell’ultima partita dello scorso campionato, il 22 maggio a Torino contro la Juventus.
Inizia la nuova stagione effettuando l’intera preparazione, ma non gioca. Per lui solo panchine e una gara da titolare con la Primavera, contro il Palermo. «Avevo bisogno di giocare – ha detto in quell’occasione – per me va bene anche con i ragazzi, questa maglia per me è una seconda pelle». Non sorprende l’ovazione che ha ricevuto ieri dal pubblico all’ingresso in campo: Gianluca è un beniamino dei tifosi, è un punto di riferimento nello spogliatoio e può dare ancora molto in campo. Ha raggiunto le 171 presenze in maglia azzurra, la sua «seconda pelle». Dopo aver fermato Ronaldinho, Cassano e Mutu sogna anche il debutto in Champions. Grava è tornato.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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