Chissà ora quando lo rivedremo in campo. Di sicuro, dopo l’annullamento della squalifica per il caso Gianello, in pochi si aspettavano di vederlo in campo così presto. Gianluca Grava dopo essere stato ai margini per sei mesi si è preso il Napoli sabato sera: non giocava dall’aprile del 2012, e all’inizio di questa stagione era finito, di fatto, ai margini perché in rosa c’erano già sei difensori. Cannavaro, Campagnaro, Britos, Aronica, Gamberini, Fernandez e Uvini. Poi c’era lui, che in silenzio e senza fare storie ha aspettato il suo momento. Mentre i più giovani colleghi Fernandez e Uvini manifestavano (comprensibili) malumori, lui aspettava il suo momento. Il mercato di gennaio ha poi decretato ben tre tre partenze nella retroguardia: Aronica, Fernandez e Uvini sono andati via. È arrivato Rolando, è vero, ma è toccato anche a Gianluca Grava riprendersi almeno il posto di sesto difensore. Nel mezzo si è messa quella squalifica arrivata a dicembre, che sembrava potesse addirittura porre fine alla sua carriera. In pochi immaginavano che invece l’ingiusta sentenza potesse essere annullata così velocemente, ma non solo. Mentre Cannavaro rapidamente si riprendeva il suo posto al centro della difesa, Grava poteva finire di nuovo ai margini. Invece Mazzarri ha deciso di promuovere finalmente Grava al ruolo che merita, e quindi anche grazie a delle circostanze favorevoli il soldatino di Caserta è tornato a rendersi utile, esordendo in questa stagione direttamente dal primo minuto. E con la partita col Catania, novanta minuti intensi, Grava ha messo la firma sulla sua nona stagione col Napoli, e sono proprio nove le stagioni vissute dal Napoli di De Laurentiis. Lui, Grava, c’è sempre stato. Cominciò nella stagione 2004-2005, appena arrivato nel mercato di gennaio, e ha sempre giocato. Per lui l’approdo in Serie B dopo due stagioni in C1, poi la cavalcata verso la Serie A. Infine la prima apparizione in Uefa passando per l’Intertoto, e poi la crescita con Mazzarri, passando per Europa League e quella Champions che ha vissuto non da protagonista, ma che ha “assaggiato” entrando almeno una volta in campo. Grava scrive la storia del Napoli vivendola, dalla C al primo posto in classifica, una favola che in pochi avrebbero immaginato.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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