E’ il 25′ della ripresa; si gioca Napoli-Fiorentina. Il San Paolo gremito e carico per il secondo posto in classifica non fa mancare l’incitamento agli azzurri, ma ad un certo punto un episodio spegne l’entusiasmo generale. Sensazioni di ansia coinvolgono gli undici in campo, gli uomini sulla panchina e i 50000 del San Paolo.
Il silenzio dello stadio è irreale, la motivazione è che a Grava, dopo un intervento su Ljalic, gli rimane sotto il ginocchio. Le urla di dolore del guerriero di Caserta creano un clima di preoccupazione generale; il ricordo di quei momenti ha poi il sapore della beffa nel vedere il suo labiale che tradisce l’espressione “mi sono rotto”. Il quadro, purtroppo, diventa ancora più negativo, perché la diagnosi che emerge parla di rottura del legamento crociato anteriore sinistro. Le prime indiscrezioni sui tempi di recupero parlano di cinque-sei mesi. Si tratta di una gravissima perdita per il Napoli, che dovrà rinunciare al difensore più in forma che ha nel proprio organico. Proprio, nella splendida serata contro la Juventus, Gianluca Grava era stato uno dei migliori, dimostrando tempismo, rapidità d’esecuzione e le capacità nell’anticipo, cioè le qualità che hanno contraddistinto la sua affermazione in maglia azzurra. In settimana le dichiarazioni del guerriero casertano sancivano la simbiosi con la sua esperienza al Napoli; Gianluca Grava aveva parlato della maglia azzurra come sua seconda pelle. La sfortuna ha voluto che fosse colpito da quello che rappresenta il peggior incubo di ogni calciatore, soprattutto quando si superano i trent’anni: gli infortuni. Grava oggi si trova nella sua Recale, è in attesa di partire domani per Roma, dove sarà visitato a Villa Stuart. Domani avremo il responso chiaro e definitivo sull’entità del danno subito e sui tempi di recupero. Il Prof. Mariani, se lo riterrà opportuno, sottoporrà Gianluca Grava anche all’operazione.
Il difensore del Napoli aveva già subito un infortunio del genere in passato, quando indossava la maglia della Ternana; all’epoca recuperò in poco più di due mesi, ma lo aiutò la giovane età. Grava, però, oggi è molto preoccupato perché gli infortuni a fine carriera hanno un impatto diverso e soprattutto ha la sensazione di aver interrotto i suoi progressi da calciatore proprio nel momento più bello. E’, però, un retroscena sul suo contratto che spaventa ancora di più il difensore di Caserta. Infatti, Grava ha rinnovato il contratto con il Napoli la scorsa estate fino a Giugno 2012 con un ingaggio di 350 mila euro, aumentando quindi di due anni la sua permanenza nella compagine partenopea. Il contratto di Gianluca Grava prevede il bonus di venti partite a campionato come condizione per il rinnovo dopo la scadenza. Il guerriero casertano finora ha collezionato tredici partite in campionato e quattro in Europa League; se, come sembra, i tempi di recupero costringeranno a dichiarare terminata per lui questa stagione, Grava non raggiungerà le venti presenze in serie A per la stagione 2010-11. Il difensore, al Napoli dal 2004, ha paura di non riuscire a ritrovare poi nella prossima stagione gli spazi persi a causa dell’infortunio.
Grava si è infortunato solo ieri, ma già ha tanta voglia di tornare in campo ed è preoccupato perché questo colpo potrebbe anticipare il termine della sua carriera. Il Napoli adesso è costretto a togliere Santacroce dal mercato; l’ha fatto capire anche ieri il ds Bigon al San Paolo, e dovrà chiudere al più presto per l’acquisto del difensore mancino.
Non ci voleva proprio; un colpo per il Napoli e per Gianluca Grava, a cui vanno gli auguri di una pronta guarigione da parte della redazione di Iamnaples.it.
Ciro Troise
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