Tra i convocati ci sono anche loro: Gianluca Grava e Massimiliano Ammendola. Passato e futuro del Napoli di De Laurentiis. Trentaquattro anni, il difensore casertano tra i protagonisti in assoluto dell’ascesa del club, dalla C1 alla Champions; ventidue, invece, il centrocampista di Massa di Somma che quest’anno ha assaporato la gioia del debutto in serie A (contro il Novara). Zio e nipote ad inseguire lo stesso sogno: festeggiare insieme ai compagni di spogliatoio la conquista della Coppa Italia e poter dire un giorno: «Quella notte all’Olimpico c’eravamo anche io».
LA FAVOLA DI GIANLUCA – Grava ha già scritto il proprio nome nella storia recente del Napoli. E’ il fedelissimo per eccellenza. Resta, infatti, l’unico superstite di quella scalata sorprendente: dalle ceneri del fallimento, alla massima competizione europea in sette anni appena. Ha collezionato 174 presenze in maglia azzura di cui 153 nei vari campionati. E ha provato l’ebbrezza di debuttare in Champions, come partecipare a quattro gare di Europa League. Ora Grava è in scadenza di contratto. La società gli avrebbe prospettato l’ipotesi di restare nei ranghi ricoprendo un incarico dirigenziale. Ma il tamburino casertano non se la sente di appendere le scarpe al chiodo. Anzi è sicuro di poter disputare un altro campionato e offrire il proprio contributo sul campo. E in quello spogliatoio sono in tanti ad augurarsi che Gianluca resti. Ora l’ultima parola spetta al presidente De Laurentiis che stima oltremisura Grava, come calciatore e come uomo. Mai una una parola fuori dalle righe, sempre pronto a dare l’esempio negli allenamenti, un attaccamento ai colori smisurato.
MASSIMILIANO, LA MASCOTTE – Il suo trasferimento al Montichiari venne bloccato all’ultimo momento perché bisognava inserire un altro prodotto del vivaio nella lista Champions. Lo stop si è rivelato la fortuna di Massimiliano Ammendola, centrocampista con attitudini offensive: si è fatto apprezzare da Mazzarri, benvolere dai compagni di squadra tanto che Hamsik gli promise che sarebbe uscito volentieri per farlo debuttare. Ammendola ha preso parte a tutte le trasferte di Champions, ha diviso gioie e amarezze con lo spogliatoio e dopo l’esordio in massima serie ora vorrebbe festeggiare la prima conquista di una carriera che è appena agli inizi. A differenza dello «zio Gianluca», lui ha un futuro davanti a sé. E già fioccano richieste per lui dalla serie B.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro